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Visualizzazione dei post da 2012

Netiquette&Natale

Ognuno ha un po' le sue regole, e c'è un motivo se le ha messe. Non so, tipo niente foto dei propri o altrui bambini su internet, per evitare che qualcuno se ne appropri indebitamente (perché di gente strana, in giro, ce n'è pure troppa). Certo non mi faccio problemi simili con l'animale, ma mi è capitato che condividessero una foto del mio cane, una foto scattata dentro casa mia, e l'ha fatto una persona che non era nemmeno tra i miei amici fb, e naturalmente che ha una certa età e non sa nemmeno cosa sia la netiquette. Al che ci si pensa un po' meglio che non è il caso di mettere a cazzo la propria vita sul web, in pasto a chiunque. Tanto più che io ci metto solo quella parte che mi va bene venga vista, anche se a volte non ci si rende conto fino a quanto possa arrivare l'ignoranza, o la curiosità e il "nonmifaccioicazzimiei" altrui. Però devo dire che 'sta cosa del cane m'ha infastidito parecchio. Oh, ragazzi, questo Natale sarà impeg

Auguri!

Il post di Natale già l'avevo scritto, quindi niente, auguri di buon Natale a chi capita di passare da queste parti. Io sto lavorando ma cerco di non farlo troppo, e comunque domani di sicuro penserò solo a pranzare e cenare, attività che mi occuperanno di certo tutta la giornata. Stasera chissà, sprizzetti a PN o a Maniago, dipende un po' dagli amicissimi di Ale, ché ormai è tradizione passare la Vigilia con loro! Visto che ci si diverte un sacco, tanto meglio (già ieri sera sane sbaccanate). I regali sono fatti, impacchettati  e pronti per essere messi sotto l'albero, dolci abbondano, proprio come i brufoli (eh, i golosoni devono soffrire, che ci dobbiamo fare). E allora, brindo alla fortuna di essere ancora qui sorridenti, mentre so che per parecchi altri, purtroppo, non è così. Un abbraccio collettivo!

Ogni tanto vinco anch'io

Ho vinto un libro! Un giorno ho partecipato a un concorso del cavolo su internet e ho vinto un dizionario di italiano (la mattina stessa, o pochi giorni prima, avevo detto: devo comprarmi un dizionario di italiano fico, e non è servito; un altro di quei casi rari di preveggenza che mi capitano, come con lo tsunami, vedi qui ). Poco tempo fa ho scoperto questo blog labrocheuse.wordpress.com dove quando indicato nel post, con un commento si può vincere qualcosa. Ecco, ho vinto un libro. Da qui mi collego per dirvi che quel blog è molto interessante, perché offre qualche spunto per esplorare siti di illustratori molto bravi, e a me piace tanto vedere i disegni degli altri, e alcuni stili mi piacciono proprio in modo viscerale. Come accennavo in un post tempo fa, credo che il fatto di non sapere disegnare nemmeno lontanamente sia il motivo della mia ammirazione. Poi una volta qualcuno, una persona insignificante, mi ha detto una cosa che però mi è rimasta impressa: che quando scrivo

Io e il rito del tè

Oggi c'è un freddo di quelli che pungono e ti entrano dentro le ossa, e quasi quasi nemmeno la mia tazza di tè riesce a fare qualcosa contro il mio povero sangue congelato. Prima mi sono autoimposta di cambiarmi e portare a correre il cane, ma davvero avrei acceso il caminetto (se ne avessi avuto uno), e mi sarei accoccolata lì davanti a leggere un libro. Invece non ho un caminetto e devo lavorare (quindi la cosa di leggere il libro, in fondo, in qualche modo la si fa) e devo accontentarmi del riscaldamento che oggi non sembra scaldare mai abbastanza. Fuori c'è un grigio che ti si stringe davvero il cuore a non avere tutti quanti a casa per fare una partita a qualcosa, non so, al Labirinto, per esempio, mangiando biscotti fatti in casa e bevendo cioccolata calda (una cosa molto da vacanze natalizie). Il Natale si avvicina, e come ogni anno ci sono quelli che non vedono l'ora perché amano l'atmosfera e i regali, quelli che non vedono l'ora perché vanno in ferie e non

È ora di rileggere il post di Natale...

Ripubblico, o ri-posto, la storiella di Babbo Natale in attesa di post nuovi e originali, perché per entrare nello spirito adatto mi pareva cosa buona e giusta. Qualcuno deve pur tramandare la tradizione, visto che il link che cito in fondo come fonte, come potrete vedere, non è più attivo, e non si può rischiare che questa chicca vada persa. Buona lettura! « Per Babbo Natale non era il giorno giusto. L’idea di farsi tre o quattro volte il giro del pianeta, gridando “ho ho” a Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donner, Blitzen e Rudolf e scarrozzare per il cielo lasciandosi dietro una scia di sbriluccicanti freschi fosforescenti gli era sempre piaciuta, in fondo. Era come la notte della prima, e il tutto era molto hollywoodiano, compresa quella schifosissima Cacca Cola che lo costringevano a bere negli spot in TV. Ma quest’anno era diverso: peso sullo stomaco, sicuro che il costume rosso con il pelo bianco gli avrebbe tirato sul sedere e sulla pancia anche più dell’

Evernote

Ecco qui, adesso vi racconto di Evernote. Mi sono ritrovata di punto in bianco a dover scrivere dieci articoli per un sito in partenza, e volevo cercare di ottimizzare i tempi meglio che potevo visto che non sono molto esperta e che da un momento all'altro poteva arrivarmi una bozza da correggere. E così, spulciando fra i siti di webwriting&co. ho casualmente letto un articolo che parlava di questo programma. Si tratta di una specie di raccoglitore di taccuini (io finora ne ho creati tre) dove si può annotare quello che passa per la testa, memorizzare pagine web o solo ritagli, foto ecc. grazie al "web clipper": in pratica quando ti trovi in una pagina che ti interessa conservare per un uso specifico in futuro non fai altro che cliccare sull'elefantino (l'icona di Evernote) sulla tua barra delle applicazioni e questo va in memoria sul tuo taccuino. Come dicevo dovevo scrivere dieci articoli e per ognuno di essi avevo bisogno di fare un po' di ricerca in i

Sogno

Siccome pare che il segreto spesso stia nei dettagli più che nella visione d'insieme, e siccome io non sono molto brava a concentrarmi sui dettagli, come allenamento ho deciso di scrivere i miei sogni ogni volta che me li ricordo. Ieri sera sono andata a dormire nella speranza di sognare, e incredibile ma vero, nonostante le mie membra fossero stanche per la palestra, ho sognato! (Di solito in questi casi dormo stile mattone.) E allora ve lo riporto, il sogno di stanotte, perché anche leggere i sogni degli altri stimola un po' di immaginazione (credo). Come qualunque storia, direi. Stanotte ho sognato che io e Ale andavamo in una città (che non era Pordenone e somigliava vagamente ad Arles, solo che lui doveva andare dal parrucchiere, e se avesse il coiffeur ad Arles sarebbe alquanto bizzarro) e ci trovavamo davanti a un muro, lungo, con una lunga scritta in stampatello. (Per questo dico che somigliava ad Arles, sembrava il muro che fiancheggia il Rodano). E Ale mi dice: - Hai

Disegni

Mi sto appassionando ai blog degli illustratori/delle illustratrici e ai blog che parlano di illustratori/trici. Non so, quei segni a matita, le espressioni e le emozioni disegnate, mi fanno sentire le farfalle nello stomaco. Sarà perché io non sono mai stata capace di disegnare e apprezzo ancora di più quel talento... Quando ne avrò raccolti un po' e avrò un pochino di tempo ve li mostro. Oggi sono di corsissima!

Tè (anche se alle 4, ma io c'ho freddo)

Piccola pausa dal lavoro. Mi piace correggere direttamente in Indesign, anche se so che il processo che mi porterà alla cecità sarà più veloce. Oggi avrei voluto dormire fino a tanto tardi, ma c'erano troppe cose da fare stamattina e quindi sono stanca e credo che fra poco mi godrò la mia pausa tè, altrimenti non connetto più. Oh, ragazzi, non posso specificare per ovvi motivi, ma dopo la sottospecie di roba che ho corretto stamattina posso serenemante affermare che chiunque può pubblicare un libro, della peggior fatta. Davvero. E non con l'autopublishing, proprio attraverso il canale tradizionale. Boccaccia mia statte zitta, è una frase che ultimamente mi ritrovo a ripetere spesso. Vi ho detto che abbiamo rilitigato coi vicini? Meno male che siamo pantofolai e non torniamo mai a casa tanto tardi, quindi nessuno può lamentarsi che il cane non li fa dormire. Devo trovare il modo per assicurarmi che impari a stare buono, ma non posso portarlo a addestrare o correggere il comp

Di-sogni

A proposito di scrivere sogni... stanotte ho sognato che avevo un bruciore lancinante all'occhio e mi si staccava una palpebra. Così, a cazzo, mentre parlavo con qualcuno, non mi ricordo chi, ma era una situazione molto pubblica, tipo all'aperitivo con gli amici o con qualcuno incontrato casualmente per strada. Quando mi sono svegliata l'occhio mi bruciava un po' (probabilmente perché ieri ho letto troppo al pc) e avevo paura che mi si fosse staccata la retina (cosa che prima o poi accadrà, credo, vista la miopia). Dottore, secondo lei, chevvordì? Che finché sto in riposo dal lavoro è meglio se mi do all'ippica? Grazie, saluti.

Blogs

Oggi doveva essere una giornata di riposo, e in effetti lo è stata, ho pranzato da mami, abbiamo anche fatto una bella passeggiata con il cane visto il bel tempo (strano ma vero!) del pomeriggio con il sole caldo, visto che non sembrava certo il 6 novembre.  Sapete che sto scrivendo su Evernote, perché pensavo fosse meglio redigere una brutta copia del post prima di quello in bella, come i temi a scuola. Io non facevo mai la brutta, almeno non negli ultimi anni di liceo. Scrivevo direttamente in bella, lo sapevate? Be', adesso lo sapete. Scrivevo in bella così per due ore, tre (quanto tempo si aveva? Non mi ricordo mica!) scrivevo solo il tema e potevo sviscerarlo meglio, senza dover perdere tempo a ricopiare. Ora come ora mi chiedo come facessi. Adesso sono abituata al computer, se sbaglio rileggo e poi cancello, e quindi riscrivo quando voglio, ma a scuola no, scrivevo a penna (ovvio) e quindi… ero coraggiosa, probabilmente. O consapevole. Tant’è. Comunque, dicevo, Everno

Nostalgia

Io odio questi mal di testa! Mi sembra di avere un martello pneumatico che mi perfora il cervello, se faccio movimenti troppo veloci mi viene la nausea e se sto ferma immobile non passa lo stesso! Per fortuna dura qualche ora, di solito, e poi mi dà tregua... Credo che lo chiamerò Gualtiero, come il mal di testa personale di Paperino in una vecchia storia. C'era prima Goffredo, il raffreddore personale (lo vedeva solo Paperino, sì Paperino non aveva tutte le rotelle a posto, immagino), e poi alla fine, quando si era finalmente riuscito a liberare di Goffredo, arriva Gualtiero. Fine. Così, ecco che Gualtiero viene da me, adesso, un paio di volte al mese, e mi chiedo se sono l'unica che si ricorda di quel fumetto, perché non ho trovato la vignetta che ritraeva Goffredo con Paperino nemmeno su Goooooogleimmagini. Nel mio tentativo di diventare una persona sempre migliore, al momento mi sto dedicando alla scrittura di alcuni articoli per un sito, e speriamo che se ne ricavi qualc

Pioggia

Stasera diluvia, in giro non c'è nessuno e niente da fare, e piuttosto che rinchiudermi in uno dei soliti posti solo per dire di stare fuori, apprezzo più volentieri una serata casalinga... che poi non son più tempi per sentirsi sfigati se si sta a casa di sabato sera. E credo che dopo un risotto ai funghi ci sarà "Juno" nella programmazione della nostre prossime ore, perché una commedia leggera e simpatica con in sottofondo dell'ottima musica stempera la nostalgia che accompagna ogni goccia di pioggia che tocca terra, stasera. (Detto in altri termini: guardare "Magnolia", per esempio, sarebbe un po' come randellarsi le parti basse.) Vi rendete conto che da domani fino a tutta la prossima settimana sarò costretta a leggere, per lavoro, un romanzo erotico sull'onda del successo di "50 sfumature di grigio"? Be', dubito che potrà essere di un qualche spessore (non per il genere, ma per altri motivi, e lascio in sospeso perché so che è me

Poesia

Sono così contenta! Avevo partecipato a un concorso di poesie, e ne pubblicheranno una mia, in una raccolta che dovrebbe uscire a novembre! Sono felice perché quel giorno mi sentivo davvero ispirata, e mi sembrava di aver fatto un buon lavoro. Anche se, si sa, in queste cose ci vuole altro oltre al buon lavoro. Il fatto è che ci credevo moltissimo.

Una settimana da io

A casa ci siamo solo io e cane, la mia spaventatissima guardia del corpo, e stasera ho fatto diventare 5 fette di salame, con Philadelphia e Pangrì (e birra) la mia cena, ma non soltanto perché c'ero solo io, ma anche perché: - stamattina sveglia poco prima delle 6.30, passeggiata di 40 minuti con canetto nella speranza che poi stesse abbastanza buono perché... - dovevo andare a Udine e lasciarlo da solo in giardino (ma pare che non abbia fatto casino quando ho messo in moto l'auto, quindi bene) - Udine: a parte che ero reduce da 5 giorni di correzioni, finite ieri sera alle 11.30 e una nottata non molto riposante, ho anche corretto un'altra bozza mentre ero in studio, fino all'1. - Poi sono tornata a casa (cioè a piedi fino in stazione, treno, auto e finalmente casa) in attesa dell'arrivo di un'altra bozza, ma visto che non era pronta... - Ho riportato canetto a fare una passeggiata, questa volta siamo stati fuori un'ora, perché lui ha bisogno di sfoga

Mode off.

Ah la moda. O ci si veste da elfi (leggings con vestitino a punte e stivaletti marroni), o con pantaloni a cavallo basso, comodi quando hai un attacco di diarrea ma esteticamente davvero discutibili. E sull'argomento non ho altro da aggiungere.
è il mio compleanno, fatemi pure gli auguri!!! :) prometto che scrivo quando sono un po' meno sommersa dalle cose da fare!

Cosmicomiche

Mi fa molto ridere che passiamo per quelli un po' antipatici perché rispondiamo male a gente che dice enormi stronzate, ma siamo fatti così, un po' facce di merda, o forse più sinceri degli altri che usano tante cautele ma la pensano esattamente come noi, oppure quelli che parlano male in assenza delle persone, mentre in presenza sono tutti baci, abbracci e foto su facciaculo. Ditemi un po' voi quale atteggiamento è migliore. D'altra parte a volte la verità fa male, e mica ne siamo immuni, anzi ben venga ogni critica, magari un po' di sincerità in più non guasterebbe, no? E anche prendersi un po' meno sul serio, nella vita, non guasterebbe. In ogni caso, trovo tutto questo molto comico, proprio a livello demenziale della serie Fratelli Marx, anzi no, quello sarebbe già un passo avanti...

Impressioni di.

In questi giorni sto facendo tante cose, ho avuto una settimana (che comprendeva anche un sabato intero) di lavoro fitto fitto e adesso che sto avendo qualche giorno libero mi sono buttata sulle due traduzioni che devo finire per il corso, perché qui di tempo non se ne trova (quasi) mai. La prossima settimana compio gli anni! E voglio trovare il tempo per fare una torta, e comprare la bicicletta come regalo da parte di mamma e godermi i miei 29 anni. Ogni anno il mio compleanno mi piace di più, sono in controtendenza, invecchiare non mi spaventa (perché non sono vecchia, probabilmente) e nemmeno il traguardo dei 30 mi manda in paranoia. Che comunque al traguardo manca un anno, quindi sarà per quello. Oggi sa tanto da autunno, con questo tempo grigio e il frescolino (ieri pomeriggio, per dire, era praticamente ancora e di nuovo estate), e l'autunno, sarà perché ci son nata, mi piace sempre tanto (tranne che spesso la mattina ti vesti in un modo e poi il pomeriggio crepi di caldo)

Due parole al volo, perchè sto lavorando molto

Domani mattina andrò a prendere un pacco. Un pacco contenente un libro che è fuori catalogo e che grazie a internet qualcuno mi ha venduto. Un libro che mi è piaciuto tanto, qualche anno fa, e sono così felice di averlo, anche se non smetto di domandarmi se non mi piacerà più così tanto, magari non valeva la pena la spesa (che tuttavia non è stata poi così elevata, e in fondo per un libro che probabilmente non verrà mai più ristampato, forse sì, ne è valsa la pena, anche se poi con l'arrivo dell'e-book anche un libro fuori stampa può tornare in auge più facilmente...). Insomma, sono davvero contenta, perché forse non sarà il libro migliore del mondo, ma è pur sempre quello che a un certo punto mi ha toccato così tante corde tutte insieme che qualcosa vorrà pur dire. Fosse anche solo propedeutico a qualcosa, fosse anche solo terapeutico per me, ne sarebbe valsa la pena. Il mio cane nel frattempo ha capovolto il significato a noi consono di cuscino, visto che ci dorme con il co

Generazioni

Ogni tanto guardo il mio moroso e suo figlio e mi metto a osservare in cosa si assomigliano e in che cosa differiscono; osservo mani, piedi, parti del viso eccetera... e poi guardo me, che non ho nessuno con cui confrontarmi sul momento, perciò cerco di ricordare quali parti di me assomiglino più a mio papà, quali a mia mamma. E mi chiedo quali parti di mio figlio/mia figlia (quando e se ci sarà) assomiglieranno a me, quali a lui, quali a nessuno... se prenderà il carattere mio o di suo papà, o somiglierà a mio fratello, o a mio nonno. In ogni tratto ci sarà un pezzo di storia della mia o della famiglia di suo padre, e al tempo stesso sarà l'iniziatore di una storia nuova. D'altra parte, il capitolo di scienze che parlava dei famosi piselli di Gregor Mendel, mi ha sempre affascinata.

Una domenica emozionante

Sapete cos'è il Rampy Park? Probabilmente no, ma io ci abito vicino e mi sento fortunata! Ecco il link, se vi capita di passare da queste parti, non perdetevi la possibilità di divertirvi un sacco con moschettoni, carrucole, e un filo di strizza per l'altezza. www.rampypark.it

Viaggio in Provenza

Giovedì sera siamo ritornati dal nostro giretto nella Francia del Sud, e mi pare doveroso raccontarne le tappe e le emozioni, se non altro per riprendere a scrivere sul blog, e poi perché internet per me è stato un prezioso aiuto nella ricerca di posti da scoprire e visitare, quindi spero di poter essere anch'io altrettanto utile a qualcuno. Io in attesa della cena a Nizza. Siamo partiti in macchina sabato mattina, verso le 11. Premesso che doveva essere il primo sabato da bollino nero per quanto riguarda il traffico, per strada non c'era praticamente nessuno. L'unico rallentamento c'è stato in Liguria, verso il confine, ma irrisorio (per noi) se non fosse stato per il botto fra due macchina nella corsia accanto alla nostra (tamponamento che per fortuna non ci ha nemmeno sfiorato, pur essendo lì a fianco). Dopo una sosta breve per pranzare (mezz'oretta scarsa) e un'altra nel pomeriggio per il gelato, siamo arrivati a Nizza attorno alle 18. Voi lo sapevate c

On y va

Stanca, ma contenta. Ho finalmente la sensazione di essere in ferie. Andremo in Provenza, quest'anno, ogni notte un albergo diverso, ogni giorno un paesaggio differente. E a vedere le foto di chi ci è stato e le guide, e a sentire le persone e leggere chi lo racconta, mi sa che quel paesaggio sarà spettacolare. Ho proprio bisogno di rifarmi gli occhi, di riposare la mente e lasciar respirare lo spirito. Almeno per qualche giorno ci dimenticheremo, forse, le difficoltà degli ultimi mesi, e sappiamo di poterci sentire molto fortunati, che ancora quest'anno qualche euro per la vacanza ci è permesso di spenderlo. Sappiamo che quando torneremo per un po' staremo attenti a non spendere troppo, ci risparmieremo pizze o aperitivi o sprechi vari, ma se c'è una cosa che ho imparato (ma che già avevo imparato prima) dalla morte di mio papà, è che non sempre vale la pena di risparmiare in vista del futuro, di tener duro adesso per godercela fra qualche anno, perché fra qualche a

Amore

Anche quando mi arrabbio, anche con lui, anche quando sono triste, anche quando lo siamo entrambi, e passiamo le giornate arrancando aspettando solo che finiscano in attesa del fine settimana, che non è mai totalmente rilassato, anche e soprattutto quando mi prende/ci prende lo sconforto, penso comunque che alla fine, in un modo o nell'altro, le cose andranno meglio, perché siamo più forti, soprattutto insieme. Quindi, alzando un dito medio a un certo mondo fatto di soldi e di merda, sorridiamo, e abbracciamoci, che restiamo uno dei pochi punti fissi l'uno dell'altra. :)

Di piaceri

Mamma mia, se ci penso, con questo lavoro sto davvero leggendo una marea di pagine. E quindi di libri. Eppure non riesco lo stesso a trovare spiacevole leggere per svago. Dunque la mia vita è quasi completamente fiondata in realtà totalmente immaginarie ("quello che non c'è" direbbero gli Afterhours). Un continuo dispiegarsi di pagine e pagine, rilegate e non, stampate da me o copertinate, a caccia degli errori e a volte a caccia soltanto del senso. Quando ho letto "Se una notte d'inverno un viaggiatore" non avevo ancora iniziato a fare questo e non sapevo nemmeno di volerlo fare, ma mi sono improvvisamente resa conto che sarebbe stato forse l'unico sogno che avrei voluto a un certo punto realizzare. Era solo naturale che dovesse essere così. Alla fine così è stato. Sapete, ci sono stati dei momenti nella mia vita in cui mi sentivo sospesa tra quello che avevo e quello che avrei voluto avere, momenti che mi sembravano un'estate infinita, ma non un&

Il posto di lavoro

Che nel mio caso significa: dove mi metto a lavorare, in cucina, in salotto, in giardino? (O in camera?, ma solo quando non sto tanto bene o mi tocca lavorare quando in casa c'è un po' di "casino" - bambini che giocano, di cui uno dei due è ultratrentacinquenne.) Devo dire la verità, mi trovo bene in qualunque luogo e mi trovo male in qualunque stanza, ovvero dopo un po' mi tocca cambiare posizione o postazione, in questo senso mi annoio molto facilmente. Al momento la scelta è per il salotto: intanto perché è l'unica stanza dotata di aria condizionata, è la più ampia e luminosa, se c'è del lavoro leggero mi tengo anche la tv in sottofondo e niente è più comodo del binomio divano+pouf. D'inverno invece prediligo la cucina, più calda e accogliente, e poi sul divano rischia di venirmi troppa voglia di dormire. Il letto invece è troppo scomodo sempre, e poi ho vissuto un sacco di tempo costretta a studiare in camera e preferisco per lo meno dividere il

Tutto bene... abbastanza

Ieri mi sono chiusa fuori di casa. Non avevo niente con me, solo la spazzola per spazzolare il cane e il cane. Ma dopo i 10 minuti di panico si è risolto tutto grazie alla vicina, al suo telefono, all'elenco telefonico (maledetti cellulari e non sapere nemmeno un numero a memoria, tranne quello di mia mamma), al papà del mio moroso. Meno male che non avevo lavori urgenti, e alla fine ho passato la giornata da mia madre, non ci vedevamo da più di due settimane ormai, quindi tutto ok. Nel frattempo, i moscerini o le zanzare o qualunque cosa abbia deciso di pungermi insistentemente da 3 giorni a questa parte, mi hanno costretta addirittura a prendere degli antibiotici. Be', niente male questa settimana devo dire! Sono piena di bozzi e botte (bozzi, o meglio pomfi giganti dovuti ai moscerini, botte ai tentativi di scassinare la mia porta di casa...) e quindi diciamo che ho un aspetto alquanto buffo: soprattutto il pomfo sotto l'occhio rende il mio sorriso molto affascinante.

Nostalgia

Avete dei sogni di quando eravate bambini che vi sono rimasti impressi più di altri? Intendo sogni veri, quelli che si fanno di notte a occhi chiusi mentre si dorme, e intendo quando eravate proprio bambini, innocenti, quando ancora le paure che avevate non vi potevano assalire con troppa angoscia. Io alcuni me li ricordo talmente nitidi e vivi che mi sembra di averli fatti ieri; sarà che quando eravamo piccoli io e mio fratello condividevamo la stanza, e dunque in particolare d'estate, quando potevamo starcene a letto fino a tardi anche se già svegli, di tanto in tanto ci raccontavamo i sogni appena fatti. Probabile che raccontarli li abbia mantenuti vivi. Una volta, per esempio, ho sognato che a casa dei miei zii c'era una stanza in più. Ero lì con mia cugina e accanto alla camera da letto dei suoi genitori c'era una porta che dava su una stanza che non avevo mai notato prima. Non ho mai scoperto cosa ci fosse dietro quella porta, e ho sempre immaginato che la colpa di

Neighborhood

Poverini i miei vicini, stamattina presto il mio cane ha dato un paio di abbaiate perché dev'essersi fermato qualcuno nei pressi del giardino e hanno sbattuto contro il muro per protesta (abbaiava da talmente tanto che avevo appena fatto in tempo ad arrivare alla porta per dirgli di smettere, con tanto di giramento di testa dovuto all'alzata improvvisa con rischio di rottura gamba causa quasi-scivolamento). Poverini, in tanti mesi è la prima volta che succede a quell'ora lì (di solito lo fa solo di giorno ma mica sta lì 3 ore). Sono gli stessi che quando all'inizio il cane ululava perché andavamo via invece di venircelo a dire (non lo sapevamo, quindi era giusto che venissero a dircelo) hanno pensato bene di lasciarci nella cassetta della posta un biglietto. Anonimo. Abbiamo dovuto suonare tutti i campanelli per sapere chi l'aveva scritto. Un biglietto gentile, ma anonimo. Vabbè. Sono convinta che sia lei la megera (di solito in questi casi è sempre la femmina la

Ahia

Eh be', stiamo a posto. Non ho sentito nemmeno il terremoto di venerdì sera, e l'epicentro era in Friuli. Quando si dice dormire come un sasso. In caso di catastrofi tranquilli tutti, sarò l'ultima a uscire. Al di là di questo, svegliarsi con il torcicollo è sempre un'emozione davvero entusiasmante, che consiglio vivamente a chiunque abbia bisogno di un diversivo. Per fortuna la mia soglia del dolore è alta. Perché non esiste che anche questo lunedì salti la mia lezione in palestra, è l'unico sfogo fisico che mi concedo (andare a correre non mi dà la stessa soddisfazione, soprattutto se lo faccio da sola, e poi anni di tabagismo devono aver ridotto la capienza dei miei polmoni e di conseguenza i buoni propositi si tramutano in una passeggiata, e quella la faccio comunque tutti i giorni visto che posseggo un cane). A proposito di tabagismo, fra un po' sono due anni che ho smesso di fumare, è bellissimo sentirsi liberi da quella dipendenza. Sono riuscita a togli

La parte migliore

«Esistono esseri umani nei quali tutto il valore, tutta la vita, si trova all'interno, e non c'è nessun altro modo per verificarlo, per misurarlo, per sapere se sono potenzialmente straordinari, o mediocri, che vivere in loro compagnia. Assenti, lontani o morti, da fuori non si vede niente di ciò che in essi c'era di migliore: la possibilità, il dubbio incessante di essere molto di più, in realtà, di quanto fossero. Gli esseri umani la cui importanza è tutta esibita, sotto forma di fatti, di successi e di discorsi, perché costoro parlano, agiscono e lavorano; a questi esseri umani la morte non leva nulla; e mi sembra sempre più spesso che ciò che ho potuto ammirare nel mondo, le idee, le opere, gli atti e le vite, debba essere scaturito da uomini opportunisti, che avrei potuto frequentare, che per la maggior parte mi sarebbero risultati indifferenti, e mi sembra che siano state solo le occasioni, colte bene, che ne hanno fatto dei geni, in ogni campo. Il tesoro di un uomo

Aperture/chiusure

Le formalità. Quelle cose insipide, odiose e noiose che le persone ti vendono come "verità rivelate". Inutili, ipocrite. Non ho mai sopportato quel genere di cose. Quelle che sembra che ci sia solo un modo per farle. Non c'è mai solo UN modo. Dare del lei. In inglese si dà del tu a tutti, e il rispetto rimane. Spesso un "vaffanculo" sincero è più rispettoso di un "buongiorno/buonasera, tutto bene? E la famiglia? bla bla bla" e in realtà la persona con cui stai parlando ti sta sul cazzo. Trovo che sia più rispettosa la prima forma. Essere finti non paga mai. E ti rende una persona parecchio triste. La famiglia. Genitori e figli sono una famiglia, ma anche due persone che convivono sono una famiglia, e per quanto mi riguarda anche un uomo che vive solo con il suo cane sono una famiglia. Nell'appartamento sopra il nostro abitano due signore: potrebbero essere sorelle, cugine, amiche, o forse sono una coppia, indipendentemente da ciò io le vedo come