Questo post poteva cominciare con due tempi verbali: il passato o il presente. Ho sperato tanto di poterlo scrivere al passato. E per fortuna è così che lo scrivo. Nell'ultima settimana sono stata spaventata e preoccupata, ho sperato che non ce ne fosse motivo, ho sperato tanto che andasse tutto bene, e ho sperato tanto di poter scrivere un post sulla paura e sul sollievo e non solo sulla paura. Il sollievo di ieri pomeriggio è stato enorme. Mio marito aveva fatto un esame di routine la settimana scorsa ed era emersa un'anomalia. Non mi addentro nei particolari, ci sono degli accertamenti da fare ancora, ma con tutta probabilità il cardiologo che l'ha allarmato ha avuto delle modalità un po' precipitose. Quindi, insomma, pare che vada tutto bene e ci sono molti motivi per pensare che sia così. In questi giorni ho vissuto in una specie di realtà sdoppiata: quella solita in cui vivevo, lavoravo, stavo con mia figlia, comunicavo con genitori e maestre, e quella in c...
è soltanto una riscrittura della realtà.