Commuoversi e lasciare uscire tutto, tutto quanto. Credo di aver letto poche cose così profonde, dolorose, emozionanti e pervase da uno spirito di gentilezza che travalica confini, fisici, mentali, emotivi, quanto le parole di Nick Cave nei suoi Red Hand Files. Sono pugni allo stomaco, molto molto spesso. Sono inni alla gentilezza e alla comprensione. Sono un evidente punto di arrivo in cui tutti i sentimenti negativi che si possono provare si sublimano in qualcosa che assomiglia davvero tanto alla quiete dopo la tempesta. Non c'è una rabbia che sobbolle, ma si sente che la rabbia c'è stata ed è stata superata e placata. Come un'energia trasformativa. Non c'è una tristezza profonda e insuperabile, ma una malinconia e una nostalgia che hanno la forza di andare avanti, anche sorridendo. C'è consolazione. Sono infelice. Sono profondamente infelice. Lo dico perché lo riconosco, ora. Non ho bisogno di sentirmi dire che non ne ho motivo, perché certe cose sono irrazionali...
è soltanto una riscrittura della realtà.