- Julie? - No. - Farrin. - Nemmeno. - No io sono Farrin… cerco Julie. - La cerca nel posto sbagliato. - Lei non è Julie? - No, – risponde la voce indifferente. - Lei chi è? - Sono Jeff Farrin. - Bene, Jeff. Lei e la sua Julie potete andarvene tutti e due a quel paese. - D’accordo ma prima devo trovarla. Viene anche lei? - Lei chi? - Lei lei. Viene? - Io? E dove? - A quel paese con me e Julie. - No, non viaggio con gli sconosciuti. - Ma lei sa chi sono. Christina riattacca. Che seccatura, pensa. Ma chi era quello? A già, che scema, Jeff Farrell… no, come ha detto di chiamarsi? Farrin, sì. Cerca nell’elenco, lo trova. Fissa il suo nome e per un momento si ricorda la sua faccia. Ma non riesce a ricordare il resto. Chi è, dove l’ha conosciuto. Uff, pensa, qua va sempre peggio. Christina ha trent’anni. Trema e dimentica le cose, e non sa come evitarlo. Questa è proprio una di quelle sere. Ci sono quelle sere in cui hai soltanto voglia di piangere. Sere in cui è tutto perfetto: la temperatur
è soltanto una riscrittura della realtà.