Sono ricominciate le cimici che cavolo. Una ogni sera (che poi forse è ogni sera la stessa a pensarci bene), ma almeno grazie alla zanzariera restano in terrazza. Fra un po' aumenteranno, si infiltreranno dappertutto, e me le ritroverò sotto le lenzuola, un giorno mi girerò ne schiaccerò una, oppure mi si infilerà in bocca, e partirà la temibile e terribile nota puzza che le caratterizza, realizzando in questo modo uno tra i miei incubi peggiori. O forse anche no, visto che per tutto l'autunno controllo la camera da cima a fondo prima di andare a dormire, soprattutto dietro le tende, sul "caselòt" della saracinesca, dietro la scrivania, dietro il letto, fra le pieghe delle lenzuola ecc. ecc. Ho anche affinato l'udito, riesco a captare la presenza di una cimice a 1 km di distanza, centimetro più, centimetro meno. Peccato per questi bastardissimi animaletti, se non fosse per loro sarebbe la stagione migliore dell'anno. Lo è comunque, ma sarebbe ancora migliore. ...
è soltanto una riscrittura della realtà.