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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Tegamini challenge 2-7: e mi complimento con me stessa per la costanza (finora)

Visualizza questo post su Instagram #libriniritrattini2 TVTB: L'autore più presente nella mia libreria. Se la gioca a pari merito con altri, ne avrei uno per ogni periodo della mia vita: Stephen King da adolescente e Paul Auster oggi, per citarne due. Ma Italo Calvino vince se considero quelli che ho, quelli sul Kindle, quelli presi in prestito... E poi a lui ritorno sempre, prima o poi. #libriniritrattini #tegamini #italocalvino Un post condiviso da Michela (@michelagregoris) in data: 9 Gen 2020 alle ore 12:21 PST Visualizza questo post su Instagram #libriniritrattini3 Nel mio disordine trovo tutto: come sistemo i miei libri. Io ci provo a mettere ordine ma poi l'entropia... 🤷Una volta mettevo tutto a caso, adesso cerco di dividerli per provenienza (letteratura americana, italiana ecc.). Ma vedo che a un certo punto torna a regnare il caos. 🤦 #libriniritra

Tegamini challenge: 1) Ah, quanti ricordi! Il primo libro che ho letto per conto mio

Visualizza questo post su Instagram #libriniritrattini1 Ah, quanti ricordi! Il primo libro che ho letto per conto mio. Per il primo giorno della challenge lanciata da @tegamini scelgo Il buio oltre la siepe di Harper Lee. Non il primo libro in senso stretto, ma il primo romanzo vero e proprio scovato in giro per casa nella vecchia edizione della Loescher con copertina bianca e arancione. (L'edizione Feltrinelli della foto, invece, è di quando l'ho riletto diversi anni dopo). Avrò avuto sì e no dieci anni e sicuramente non capivo proprio tutto, ma ricordo un'estate passata a sognare di avere la precoce intelligenza di Scout e il senso di giustizia di Atticus. È senza dubbio colpa di Boo Radley se da allora ho un debole per le storie che comprendono un presunto mostro che alla fine si rivela fra i più umani. Anche se, a onor del vero, all'epoca più che la cattiveria umana, a impressionarmi furono il braccio rotto di Jem

Il meccanismo di gennaio

Mi è quasi difficile, quest'anno, dire come sono state le vacanze. Sono andate bene, non posso certo dire il contrario, sono state forse anche migliori di molte altre, nonostante a volte la mente andasse a indugiare su pensieri non del tutto positivi. Abbiamo fatto tante cene a casa, Capodanno compreso, con amici, abbiamo passato serate fuori con gli stessi o altri amici, quest'anno sono pure andata a Udine a fare il pranzo "di lavoro" con i clienti per cui lavoro da una vita, e a un certo punto le uscite sembravano non finire mai. Abbiamo passato giorni in famiglia, e siamo andati sulla neve, finalmente sullo spettacolare Lussari che non raggiungevamo da un po', ormai. Abbiamo acceso il tradizionale falò – casalingo – e abbiamo aperto regali. Abbiamo giocato tanto, tantissimo, con la piccola, e solo ieri sera, solo appena prima di andare a letto mi ha assalito davvero la nostalgia per la fine di queste giornate di pausa. Nel mezzo ho pure lavorato un po',