Gli alti e bassi delle giornate a volte pesano un po', per me è assolutamente normale, luglio è soltanto il mese dell'anno che odio di più al mondo quindi per quanto mi riguarda niente di nuovo sul fronte occidentale. Abbiamo anticipato di poco le vacanze rispetto al solito, per fortuna, perché giuro non ce la faccio più, preferisco ricominciare a lavorare le ultime due settimane di agosto. Ci sono giornate buone e giornate meno buone ma nel complesso non ho molto tempo per crucciarmi né per lamentarmi, il ritmo è alzarsi, centro estivo, canare cane e mettermi a lavorare. Alle cinque smettere di lavorare, centro estivo, casa, schiattare ancora un po' dal caldo e poi crollare sul divano o su un libro. Nel mezzo pausa pranzo "estiva", robe da fare in casa che ce n'è sempre e poco altro. Qualche weekend si respira e si fa qualcosa, altri si vegeta e si organizza agosto. Mi sento comunque molto fortunata, non c'è che dire, sono solo allo stremo, come ogni cazz
Mi sembra che mi abbia fatto bene stare un po' lontana da qui, come stare un po' lontana dalle abitudini non dico cattive ma poco sane. Mi sento finalmente un po' più leggera, anche se non fuori pericolo, e anche se ogni tanto è buio e penso che un abisso mi inghiottirà presto, mi sento comunque più piantata a terra di qualche tempo fa e l'abisso è un pensiero generalmente più vago. Piove molto in questo maggio strambo e fa pure freddo, non mi lamento perché odio il caldo ma mi lamento perché dobbiamo cambiare piani per la festa di compleanno di mia figlia, ma ora che sono qui e scrivo non ci voglio pensare e tutto si risolverà, dai. Abbiamo comprato biciclette nuove, io soprattutto era da un po' che ne volevo una per prendere e pedalare e pedalare e pedalare e fare fatica senza pensare perché mi riesce tanto tanto più facile che con la corsa. La corsa mi distrugge in breve, la bicicletta mi dà l'impressione che potrei andare avanti per ore. Così martedì, forse