Avete presente quelle giornate in cui va tutto storto, quelle in cui dici più e più volte "ma non è possibile", quelle in cui pensi: "no, ok, io non credo nel karma, non in quello positivo per lo meno", oppure ti senti empaticamente legata alla protagonista di un libro a cui va tutto storto senza soluzione di continuità. Ecco, ieri è stata una giornata di quelle. Mi taglio il polpastrello (di nuovo, ma almeno è la mano sinistra e il taglio è superficiale, però quanto sanguina), perdo tempo, la stampante non riconosce il toner e io ho una consegna urgentissima e poco tempo, il mal di testa da latente diventa pulsante e anche il cane ha deciso di essere nervoso e rompino. Un respiro profondo. Due respiri profondi. Facciamo anche tre. Poi amore arriva a casa. Con il tavolo nuovo. Con il suo sorriso, anche se stanco. Spostiamo tutto e ora, oltre a un nuovo e solido tavolo da cucina, ho finalmente una scrivania spaziosa nella quale lavorare come si deve. E poi mangiam...
è soltanto una riscrittura della realtà.