Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Allo sbaraglio

Gli ultimi due mesi sono stati piuttosto deliranti. Mentre il resto del mondo si fermava (be', non proprio, ma ci siamo capiti), io mi sono ritrovata con molto più lavoro del solito. In parte perché sono state anticipate delle uscite in ebook, dato che era il modo più semplice per acquistare libri stando a casa, in parte perché poco prima dell'emergenza avevo accettato un lavoro "straordinario" che si è rivelato piuttosto lungo. È stato faticoso, faticoso avere tanto lavoro, faticoso farlo con la bambina a casa che, anche se stava con papà, voleva più tempo con me, faticoso recuperare qualche altra ora la sera tardi o la mattina presto. Adesso che ho finito il lavoro straordinario i ritmi probabilmente si assesteranno, e ve lo dico, ne avevo bisogno. Ho avuto dei momenti di grande sconforto perché mi pareva di non farcela proprio più... e non potevo rimandare ancora certe scadenze.  In più avevo voglia di approfittare anch'io del tempo che tutti lamentavano

Animali domestici

Non mi manca per niente la voglia di venire qui a scrivere qualcosa, sensazioni o anche solo raccontare questo tempo particolare che stiamo vivendo, perché sono sicura che un giorno vorrò rileggermi per ricordarne dettagli ed emozioni, nonostante al momento il desiderio più impellente sia quello che questo periodo finisca. Non ho problemi di noia, difficile che una persona come me si annoi davvero, e strano ma vero, non ho nemmeno grossi problemi col fatto di non cambiare orizzonti, proprio io che di solito non vedo l'ora di approfittare di un fine settimana e del bel tempo per spostarmi, anche solo di poco, e passeggiare in mezzo alla natura, in posti magari nuovi per quanto vicini. Non sono esente dalle frustrazioni proprio come tutti quanti, certo è che il fatto di dover lavorare con i ritmi precedenti (forse anche più serrati, fra l'altro) rende un po' più semplice far scorrere le settimane. Come dicevo di recente in una mail a un'amica, forse finché non vediam