È venerdì. Venerdì di una settimana corta ma pur sempre venerdì, atteso come tutti gli altri. Sono stata incredibilmente graziata da qualche ora di pausa dal lavoro, e così posso dedicarmi – spero – a comprare qualche regalo. Stamattina mia figlia ancora mezza addormentata mi ha detto: Lo sai che ho sognato di guidare la slitta di Babbo Natale? Me la sono immaginata con il suo giubbotto rosso e il berretto rosso che tanto le donano mentre ride felice e vola insieme a Babbo. L'ho portata a scuola, sono rientrata, ho fatto due cose al volo qui in casa e ho guardato fuori dalla finestra della cucina e ho pensato che oggi avrei avuto il tempo di venire qui a scrivere qualcosa. Ma che cosa? Pensa che ti ripensa, mentre ho ancora negli occhi la bellissima immagine del Monte Cavallo pieno di neve, che dalla finestra della mia cucina sembra tanta e soffice, e la vaga idea di mia figlia su una slitta, mi ricordo all'improvviso che... è ora di raccontare la storiella di Natale più irriv...
è soltanto una riscrittura della realtà.