Sto ricominciando a prendere strani fusi orari... stasera ho dormito (malamente, così almeno dicono le mie vertebre cervicali) dalle 9 e mezza fino alle 11 meno un quarto, mò me ripijo e sono pronta a stare sveglia (forse, perché l'abbioccarella quando arriva arriva) fino a ore tarde per giuste cause. E così prima di rimettermi a leggere teutonici saggi, devo, devo, assolutamente devo dire qualcosa sull'ultimo libro, che ho finito di leggere ieri notte all'1.30, che ormai dovevo finirlo, anche se gli occhi si incrociavano ed erano rossi quanto la copertina del romanzo stesso... Bello, il più bel libro che abbia letto negli ultimi non so quanti anni. Ma di gran lunga. Tutto è iniziato quando mi sono ritrovata seduta sulla poltroncina della Feltrinelli, assolutamente rapita, ipnotizzata, con le pupille incollate alle parole, e alle foto anche, di Molto forte, incredibilmente vicino , che credo sia l'ultimo (non mi pare ne abbia ancora scritti altri, ma non ne sono certa),...
è soltanto una riscrittura della realtà.