Be’ oddio credo che se fosse davvero così sarebbe un gran guaio, mancherei totalmente di senso critico e ogni cosa si equivarrebbe. No no, so distinguere: insomma un libro bello da uno brutto (o meglio, "che mi piace" da "che non mi piace"), oppure una canzone decente da una scadente, una persona bella da una brutta, e via dicendo. Forse è nei dettagli che non sono tanto brava, o meglio nel dare i numeri. No, non nel senso di andare fuori di testa, che quello mi riesce alla grande ogni tanto, ma di dare dei voti ecco. Cioè dire questo è più bello di questo sì, posso farlo in genere, ma tra, che so, 4 cose belle, dare un voto… no no, se sono tutte belle perché andare a cercare il pelo nell’uovo? Insomma, penso a quando ho fatto l’esame di filosofia del linguaggio (che però quell’anno si chiamava filosofia delle rappresentazioni mentali, che fa molto più fico, fa molto più curriculum e non ci sta nel libretto dei voti. Che infatti non esiste più, adesso c’è una tesser...
è soltanto una riscrittura della realtà.