Che bello era quando eravamo piccoli e andavamo all'avventura. Chissà se i nostri figli lo faranno ancora, o i pericoli ci spaventeranno e non glielo permetteremo più di tanto. Andavo all'avventura con mio fratello e il mio vicino di casa, che quasi era un secondo fratello: poteva essere che prendessimo le bici e raggiungessimo i campi fino alla siepe dietro la ferrovia, e ogni tanto oltrepassavamo la siepe (riempiendoci di resina per la gioia di mia madre quando la sera, nella vasca da bagno, non riuscivo a togliermela da gambe e braccia). Aspettavamo che passasse un treno e lo guardavamo andare, rapido come niente che avessi mai visto. E a volte mettevamo dei sassi sui binari, per vedere cosa succedeva. Ovviamente, nulla. Oppure organizzavamo gare di cross, lo scalino del cortile era perfetto per saltare e impennare con le nostre BMX. E le partite a "chi fa gol va in porta" sull'erba, e io che adoravo stare in porta e mi buttavo su qualunque superficie, dura o...
è soltanto una riscrittura della realtà.