Lo stallo da lettura stavolta è durato poco, sono riuscita a trovare il libro giusto per ripartire. Spesso è solo questione di scelte da fare nel momento adatto. Ho finalmente letto qualcosa di Steinbeck, che ancora nella mia libreria mancava (eh, il tempo è tiranno eccetera eccetera), e così è stato proprio Uomini e topi a farmi riprendere il gusto della lettura. Scritto bene, essenziale, quasi un testo teatrale, dove i due protagonisti, Lennie e George, mi hanno ricordato Waiting for Godot : la stessa attesa di un futuro migliore, di una cosa risolutiva che non arriva e non arriverà mai. Mi inteneriva molto quando parlavano della fattoria che un giorno si sarebbero comprati, quel desiderio semplice di avere poco di proprio e di poter lasciare il lavoro lì quando vogliono se hanno voglia di andarsene a fare un giro in città, insomma poter decidere per sé stessi senza un capo che ti dice che prima devi finire il lavoro per cui sei pagato. La libertà è così semplice, ma per nulla sc...
è soltanto una riscrittura della realtà.