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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Di tante cose e quel che manca

Questo nuovo andazzo di mille cose da fare e cercare di non pensare troppo sta dando i suoi frutti, tutto sommato. Infatti non sono nemmeno venuta più a scrivere qui, e oggi sto tirando fuori qualche minuto da giornate molto intense giusto perché sì. Perché ieri ho compiuto gli anni, ho raggiunto i quaranta, ma alla fine mi sembra solo una parola come un'altra più che chissà che traguardo. Come ti senti oggi che hai un anno in più?, chiedevano a mio fratello quando era piccolo. E lui rispondeva, uguale a ieri, e alla fine aveva ragione lui. Niente grandi festeggiamenti? Ma no, era martedì, la scuola, il lavoro, il dentista per mia figlia, niente si ferma solo perché è il 26 settembre. Poi, nel weekend, vedremo. Per quanto ami il mio compleanno come forse pochi altri, non sento questa necessità di farne una gran storia, ogni tanto mi chiedo quanto sia più che altro la "pressione" da fuori a insistere. In fondo, vorrei solo fare qualcosa che mi fa stare bene, e non sempre q

Così come sono sempre stata

La settimana, questa settimana piuttosto folle, sta finalmente finendo. Il ritorno a scuola, la compagna di classe di mia figlia qui a pranzo, il lavoro, portala a judo, prendila da judo, vai all'incontro di Pordenonelegge, la vita, l'universo e tutto quanto. E il tutto senza l'ausilio di nemmeno un goccio di alcol. Mi farei pat pat sulla spalla, ma meglio aspettare che sia finita davvero. La prossima settimana inizierà in teoria una routine più regolare, tra tempo pieno a scuola e altri giri ormai rodati. Manderò il cane in villeggiatura dal nonno e ci aspettano 3 giorni mamma-figlia, che tutto sommato non mi dispiacciono mica. Meno gente a casa vuol dire anche meno confusione. Forse riprendo la palestra, forse prima o poi il coro riprenderà (non so ancora nulla), e forse riuscirò ad andare di nuovo a correre (questa settimana, a parte lunedì, era impossibile). Ma si sa, il primo impatto sconquassa sempre un po'. L'anno scorso l'ho presa malino, quest'anno

Solo adesso

Qualche notte fa ho fatto un sogno strano, un po' inquietante anche se non catastrofico. Mio papà era in un aereo, e io e mia mamma lo stavamo aspettando a terra. Eravamo all'aperto, in un luogo che non saprei definire, so che c'era un lago ma non eravamo lontani da un qualche paesino. Comunque, non so come, mio papà chiama mia mamma dicendole che è un po' in ritardo e che quando passano sopra al lago con l'aereo, di solito c'è qualcosa che tende ad attirarli verso il basso. Quindi io già mi immagino l'aereo che precipita nel lago. E infatti più o meno succede, anche se non lo vedo precipitare perché ci sono delle nuvole bassissime che coprono la visuale, e non è una cosa davvero catastrofica, sono tutti dentro solo che da fuori si vede l'acqua che è entrata e rischia di annegarli. Lo so, l'avevo detto che era abbastanza inquietante, ma alla fine nessuno è morto. Il mattino dopo siamo andati al mare, e mentre ero in macchina mi torna in mente il sogn

Non ho abbracciato quanto avrei voluto

Per me è ormai la seconda settimana di lavoro, la scorsa è iniziata col botto quindi devo dire che ormai lo shock da rientro è passato. Preferirei aver già prenotato un altro viaggio? Sì. Però forse qualche idea in mente ce l'ho. Non ho voglia di stare ferma. E non intendo con i viaggi, che poi non si può sempre spendere, ma in generale. Non ho voglia di pensare. Lo so che farei bene a prendermi del tempo e riequilibrarmi e che riempirsi di troppe cose solo per non pensare prima o poi fa scoppiare, ma questa volta in barba a tutta la consapevolezza e al buonsenso del mondo, no, non ho voglia di cercare di rilassarmi e ho voglia solo di strafare e relegare tutto il resto in un angolino, riempirmi di tutto, impegni se possibile, lavoro che tanto ci tocca comunque, sono andata al cinema appena Dafne è rimasta a dormire dal nonno, a correre (ho comprato le scarpe nuove, finalmente), devo comprare le cose per l'inizio della scuola e, mio Dio, ricomincia la scuola, e ospito a pranzo