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Visualizzazione dei post da luglio 25, 2018

Fine luglio

«Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare nemmeno un giorno in vita tua», disse Confucio, almeno così pare. «Stocazzo» rispondo io. No perché, ragazzi, io amo, che dico amo, adoro il mio lavoro, ma è pur sempre un lavoro, che costa fatica e impegno e smazzamenti vari, i quali certo alla fine sono cosa gradita in qualche modo, ma da ciò a dire che mi diverto e basta e non è un lavoro, parliamone. Arrivo a fine luglio e sono come sempre molto stanca. Le scadenze si accumulano perché si cerca di chiudere tutto prima di agosto, e poi devi fare i conti con le bizze delle persone con cui hai a che fare, che diciamolo, quando son scrittori sono pur sempre artisti e la testa a volte vaga nei meandri dei cieli infiniti invece che sulla pagina da loro stessi vergata. E poi tutta una serie di "colleghi", lavoranti della medesima mia categoria che però boh, rispondono, non rispondono, capiscono, non capiscono, insomma, a volte ti chiedi se ci sono o ci fanno.  Però è