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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Coffee Break

Aggiornamento rapido nell'attesa che venga su il caffè: Compleanni e Natale in vista, quindi regali a cui pensare, oltre a cene, rivedere amici, parenti, conoscenti, animali. Molto lavoro da fare e poco tempo: eppure continuo a perderne e a procrastinare come un'adolescente con gli ormoni in subbuglio, anche se i miei ormoni sono assolutamente al loro posto. Compiti per casa: aggiungiamoci pure i "compiti" da fare per il corso di Indesign. E io sto qui a scrivere un post striminzito sul blog per dissetare la mia voglia di aggiornarlo, quando avrei un milione di altre cose più urgenti, e nel contempo vorrei pure scrivere di più... Anche quest'anno ho già programmato il post di Natale, invece, così non ci penso più. La storiella del Babbo più famoso del mondo incazzato nero arriverà il 15 dicembre... oh, le tradizioni sono tradizioni, e io non posso più pensare di non ripubblicarla ogni anno. (Sono PEGGIO degli adolescenti, I know.) Prometto che quando a

Colori caldi

Questo fine settimana abbiamo festeggiato il compleanno di un carissimo amico di mio marito, al quale ormai sono affezionata anch'io, abbiamo mangiato baccalà e polenta, filetto di merluzzo con patate e seppie in umido, tre tipi di torta oltre ad aver bevuto dell'ottimo vino bianco. Tutto merito della mitica mamma di questo amico (tranne per il vino, lì l'esperto è il mio uomo), una donna simpatica e forte, almeno è questa l'impressione, dato che era circa la seconda volta che la vedevo. Mentre fuori pioveva a dirotto, noi al calduccio a mangiare come una vera famiglia, anche se di amici... una cosa bellissima. Ieri io e Ale invece ce ne siamo andati sul Collio ad assaggiare vini e comprare bottiglie di bianco, ma soprattutto, perché stavolta il vero intento era questo, ad ammirare questa bellissima zona della nostra regione nei suoi colori autunnali. Al tramonto, era un'esplosione di rossi, arancioni e gialli, e tuffarsi lì in mezzo, percorrendo le stradine strett

Pioggia e biscotti

Quella appena trascorsa è stata una settimana molto ricca, anche se un po' pesante, ma che si è conclusa nel complesso bene. In particolare, ho iniziato il mio corso di Indesign, e ho conosciuto due ragazze della mia città e più o meno della mia età che lo frequenteranno assieme a me. Le persone nuove che entrano nella tua vita segnano sempre una sorta di svolta, per quanto piccola, e io ne sono molto felice. Questo fine settimana ho festeggiato il compleanno di un'amica con un'uscita a quattro, e siccome lei abita a Parigi e quindi ci vediamo abbastanza poco, le ho fatto un regalo che in pochissimo tempo e con pochissimi soldi credo sia riuscito a centrare nel segno. A volte non c'è bisogno di molto: in questo caso, una foto di noi due insieme e una bella cornice nella quale inserirla, così che se la possa portare nel suo appartamentino parigino. Per il resto moltissimissima pioggia e parecchi biscotti: avendo avuto a sprazzi ore di libertà lavorativa, mi sono cime

Vita da cani

Siccome sto avendo giorni di down lavorativo, ecco che cosa succede: ho più tempo per me, e il più tempo per me mi fa rendere conto quanto leggere tanto – per lavoro – mi inibisca dallo scrivere. Perché appena ho un po' di tempo in più per me, dopo qualche attimo di confusione, mi prende la voglia di scrivere e scrivere continuamente. Ieri invece ho fatto zapping fra vari blog che mi piacciono, e penso di essere approdata a una decisione. Nel 2015 proverò anch'io a seguire un progetto per il blog della durata di un anno, non so ancora con precisione quale, ma ho due mesi per organizzarmi. Ma sapete perché vorrei farlo? Prima di tutto perché voglio dare una direzione ai pensieri che riverso qui (anche se ovviamente continuerò a scrivere quello che mi passa per la testa quando mi passa per la testa) e poi perché, per un bizzarro motivo che ancora non so, cani e padroni si somigliano sempre. Che c'entra il cane, direte voi? Ora ve lo spiego. Quando ho passato un pomeriggi

Tradizioni

Quando ero piccola il carnevale mi piaceva molto, innanzi tutto per le frittelle e i crostoli (lo so, non mi smentisco mai) ma anche perché mi divertivo a travestirmi, almeno fino a una certa età. Non che partecipassi a sfilate o cose del genere, a tanto non arrivavo, ma era bello andare per un giorno a scuola in maschera, e soprattutto non fare scuola. Si ingurgitavano livelli di zuccheri inauditi fra bibite e dolci e poi, se la giornata era bella, si trascorreva il tempo in cortile fra coriandoli e stelle filanti. Di fatto quando poi ho scoperto il significato del carnevale, della giornata in cui si "sovvertiva l'ordine" questa festa così punk mi è piaciuta anche di più. Mia madre, dotata di ben poca fantasia, non mi ha mai coinvolta particolarmente nella creazione di un vestito, più che altro si riciclavano quelli di mio fratello prima e quelli di mia cugina poi, quindi non mi sono mai vestita da principessa, per fortuna, ma da arlecchino, pagliaccio, indiana, cow-gir