Riomaggiore, agosto 2014. Un po' è il caldo, tanto che sembra di stare perennemente dentro un forno insieme a una torta (ma senza la torta), un po' le cose di lavoro una dietro l'altra (per non parlare di quelle nuove in arrivo, delle quali, vi dirò, non vedo proprio l'ora – e incrociamo anche le dita, meglio), un po' di preoccupazioni e poi un po' di sollievi... insomma, i giorni mi sono scivolati via, ma non leggeri come in vacanza, tutt'altro, pesanti, sudati, appiccicaticci e stropicciati. E non credo che i prossimi saranno diversi, anche se mi auguro che un temporale o due ci possa salvare almeno in parte. Stamattina canetto inappetente mi ha fatto sussultare: mio Dio, fa così caldo da non far mangiare il cane più vorace della storia della canità? Eppure lo capisco molto bene, io che d'estate mi riempirei solo di verdura e frutta! E speriamo che sia solo la temperatura elevata o magari un po' di cattiva digestione, ché se mi sta male p...
è soltanto una riscrittura della realtà.