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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

Ho letto: La parete, di Marlen Haushofer

  Ogni tanto capita di vedere delle foto o dei video degli anni Novanta scorrendo l'internet, e mi sale proprio la nostalgia (e niente, anche l'anzianità), e mi rendo conto davvero del tempo che passa. Mi paragono a mia madre quando aveva una figlia dell'età di mia figlia, e penso a mia madre adesso e a ciò che diventerò (si spera) alla sua età. Così, non so, una volta queste cose neanche mi passavano per la testa. Perciò cerco di tenere a freno questi pensieri per vivermi il presente, presente che un giorno guarderò con altrettanta nostalgia (pandemia a parte). E a proposito di tenere a bada i pensieri, ho finito di leggere La parete di Marlen Hausofer e mi è piaciuto tremendamente. E tremendamente è l'avverbio giusto, perché la storia ha del tremendo. Attenzione, questo romanzo è del 1963, quindi qualsiasi affinità con cose scritte dopo (per esempio Under the Dome ) non c'entra. O meglio, se c'entra, è King ad aver preso spunto (non so se l'ha fatto, può

Odore di settembre

Di nuovo qui, di nuovo a casa, di nuovo davanti al PC a lavorare. Con un po' di calma a dire il vero, perché per fortuna questa settimana non ci sono cose superurgenti, seppur sia meglio portarsi avanti, dato che si prevede un settembre di fuoco. Sotto un sacco di aspetti, fra l'altro. Le vacanze sono andate bene, tenendo conto che è stata già una fortuna averle fatte (è già una fortuna in generale, quest'anno ancora di più). Devo dire che di tutte le vacanze è di Matera che ci siamo innamorati (era la nostra "sosta" dopo 9 ore di macchina) quindi sì, lo dico tranquillamente, non mi sono innamorata del Salento. È normale, in agosto c'è troppa gente, nonostante il Covid e nonostante l'assenza di gran parte dei turisti stranieri, e quindi non è che ci siamo goduti il mare nelle modalità che piacciono a noi. E forse è anche vero che non è esattamente il tipo di "paesaggio" che prediligiamo. Ma avevamo bisogno di relax per noi, e l'abbiamo avuto,

Lasciar andare

Oh, raga, non vedo l'ora di essere in ferie. Mi andava bene perfino stare a casa, a me che la pandemia non m'ha risparmiato per niente il lavoro. Sono contenta che ce ne andiamo eh, poi stare qui mi sarebbe stato stretto, ma spero di riuscire a rilassarmi e francamente quest'anno non me ne frega un cazzo di quante cose riesco a vedere o fare nel posto in cui andrò, anzi, mi dispiace che non abbiamo prenotato uno di quei favolosi hotel in cui sei servito e riverito, perché diciamocelo, dopo aver fatturato per undici mesi consecutivi senza sosta alcuna, otto ore al giorno e anche di più, io me le sarei pure meritate le coccole alberghiere. Anyway, mi basta riuscire a staccare da tutto e dormire decentemente e non essere troppo stanca, ben venga l'ozio e vaffanculo pure alla cultura, sarei andata in mezzo a un bosco, in montagna, a fare passeggiate e rilassarmi e basta, ma forse non è la vacanza giusta per una bambina di quattro anni (anche se ama la montagna) e alla fine