Ogni volta che se ne parla tutti sembrano disprezzare novembre, che invece è un mese che ha così tanto da dire. A me piace sempre scoprirlo nelle giornate soleggiate come quelle di questi giorni, quando l'aria fredda e frizzantina del mattino lascia il posto a un tepore delicato e mai esagerato, a un cielo azzurro, limpido, terso ma senza fare male agli occhi. E poi, un paio di ore prima di tramontare la luce che si posa sulle foglie ormai rosso fuoco o giallo acceso, il momento più vivace della giornata, il culmine rapido e fuggevole che cerchiamo di immortalare nelle nostre foto senza mai rendergli giustizia. Niente è più carico di malinconia e insieme speranza come i colori dell'autunno. Le quattro del pomeriggio di una domenica di novembre. La cioccolata calda e fumante o il fruscio delle foglie sotto le scarpe mentre ti stringi in un cappotto non ancora pesante e cerchi altre mani fredde per scaldarti un po'. Ci sono momenti in cui vorrei che fosse sempre novembre, un
è soltanto una riscrittura della realtà.