Noi qui diamo il nome a tutto. La mia auto vecchia si chiamava Polla. Quella nuova si chiama Puffa. L'unica piantina che ancora sopravvive dentro casa è Puntina. (Cavoli, tutto con la P). Octopus era la piantina grassa che credo mio marito abbia – inconsapevolmente – ucciso. Il pupazzo che ho comprato all'Ikea anni fa solo per metterlo in macchina mia (un Bulldog inglese ingrugnato) si chiama Ragù. Il bonsai che avevo regalato a mio marito – e che ora è bello che morto – si chiamava Romeo. Il bonsai che aveva lui prima si chiamava Carmen. (Decidere se una pianta è maschio o femmina è la cosa più dura). Per il cane è tutta un'altra cosa. Zuma è il nome che aveva già quando siamo andati a prenderlo, ci piaceva molto e gliel'abbiamo lasciato. Ma, a parte quando lo sgridiamo, per il resto lui è: Plinio, Pliniutti, Canetto, Canuppio, Bubi, Bubino, Pulo, Cippolippo (ehm, va be', anche "Canedelcazzo" ma detto sempre con grande affetto mentre gli facciamo...
è soltanto una riscrittura della realtà.