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Tempo di gite

Come sempre avrei moltissime cose da scrivere, e vorrei poterle rigettare in un nanosecondo belle fatte e finite così come sono nella mia testa. Ma purtroppo sono costretta a rallentare alla velocità delle mie mani, che sebbene scrivano molto in fretta sulla tastiera del computer, non lo fanno abbastanza per stare dietro al flusso che mi scorre nella mente.
Quindi bisogna iniziare con ordine, anche se l'ordine in questo genere di cose non mi piace nemmeno.

Le vacanze di Pasqua non sono vere vacanze per chi come me e mio marito lavora tutto il venerdì prima di Pasqua (io anche sabato mattina, a dirla tutta), ma quantomeno lunedì non era un vero lunedì e la settimana successiva, cioè questa, è un po' più corta. Quindi guardiamola per com'è, anche perché già solo pensare che il 25 aprile è un sabato qualunque fa venire il mal di pancia.
Comunque sia, sabato pomeriggio io e Ale ci siamo fatti la nostra bella spesa di pesce, che lui ha cucinato per il pranzo di Pasqua: un pranzetto solo io e lui, e ci stava alla grande!
Infatti il nostro pasto festivo in famiglia è stato la sera, mia mamma era a Praga in vacanza e mia suocera dai parenti a Milano (evviva queste donne di mezza età che se la spassano in giro!) e quindi ci siamo goduti una giornata solo noi due (e il cane, chiaro). Abbiamo passeggiato dopo pranzo, abbiamo poltrito e ci siamo rilassati, e direi che ne avevamo proprio bisogno.
Naturalmente la sera ci siamo rifatti, tutti da mio suocero ad aprire uova a non finire e a mangiare troppo. 

A Pasquetta volevamo pranzare da qualche parte con un gruppo di amici, ma siccome il gruppo di amici non si dà mai una svegliata per tempo, ovviamente saremmo stati in troppi ed era troppo tardi per prenotare. Perciò abbiamo deciso che avremmo fatto qualcosa solo noi due e il bimbo, e dopo aver vagliato qualche ipotesi abbiamo optato per la visita a un castello medievale, circondato dal bellissimo panorama delle Dolomiti bellunesi. 
Devo dire che avevo proprio bisogno di questa immersione in mezzo a viste che sono uno spettacolo, soprattutto con una giornata come quella di lunedì, limpida e soleggiata, seppure ancora un po' fredda.

C'era, naturalmente, anche una rievocazione medievale e ci siamo pure sparati il pranzo medievale nella taverna che si trova sulla salita poco fuori il castello, quindi diciamo che è stato divertente condividere un tavolo con altri, bere da bicchieri in coccio e usare posate un po' poco moderne. Che dire se non, Evviva le gite fuori porta!

Fuori ormai è ovunque un esplodere di fiori e colori, e anche se ancora non fa tanto caldo, passeggiare con canetto sotto la luce del sole primaverile riesce a darmi la carica. Così ho ripreso a lavorare a più non posso già da ieri (il martedì è una di quelle giornate con orario lavorativo 9-23) ma sono stata molto soddisfatta dei risultati, quindi va bene così. Oggi riesco a pedalare con ritmi più umani, per fortuna, e infatti ho trovato il tempo anche per passare di qui (mentre preparavo una torta salata per stasera: sia mai che faccia una cosa sola per volta!).

E poi non c'è niente da fare: iniziano le belle giornate e io penso a quale potrebbe essere, tempo e possibilità varie permettendo, la prossima meta di vacanza... ché io vivrei sempre in viaggio, se solo potessi!
Ieri sera ho visto delle pubblicità di una guida per la Provenza, posto dove siamo già stati, e che mi è rimasto nel cuore. Ma come mi sono rimasti nel cuore Lisbona e il sud del Portogallo, l'isola di Skye e la Scozia tutta... insomma, andrei ovunque, ma anche ritornerei più o meno ovunque. Non si può vivere una doppia vita, e dedicarne almeno una solo a esplorare il mondo?
Comunque quest'anno Ale vuole una vacanza riposante, e lo capisco, finora ci siamo sempre ritrovati a girare nei pochi giorni a disposizione in lungo e in largo (più o meno). Intanto limitiamoci a sperare di poter fare qualcosa anche quest'anno! :)

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