e ho già deciso chi andare a vedere a Pordenonelegge, ascolto podcast, conversazioni in inglese, guardo serie, leggo libri, portiamo Dafne ai musei della città, compleanni, pizze con gli amici, pranzi o cene in famiglia, monitoro gli sport per bambini (incredibile ma vero, forse il parkour non sarà la scelta di quest'anno), e monitoro anche le cose per gli adulti, teatro, musica, l'anno scorso ho rinunciato a qualcosa perché mi sentivo in imbarazzo quest'anno boh, dopo il coro forse potrei sentirmi più coraggiosa, oppure no, ma vorrei, sì.
Non è per domare i pensieri, li voglio proprio schiacciare. Muovermi è l'imperativo, e per me che sono e sono sempre stata molto riflessiva è un impegno non da poco. Non è da me buttarmi a fare (e questo non è sempre positivo), perciò ora mi sforzo e faccio, riempio i vuoti, tutti, anche quando preferirei rimandare. Basta rimuginare, basta riflettere sempre su tutto. Voglio prendere tutto, perché mi sembra che mi sono impegnata tanto, nel tempo, a perdere e basta.
E quindi sfreccio come un turbine dentro questa fine estate che è riscoppiata con il suo sole splendente e un cielo azzurrissimo e mi dispiace non averla abbracciata meglio prima, questa stagione che non amo molto quando fa troppo caldo ma di cui, alla fine, ho bisogno anche io, e che mi è scivolata via in mille domande per cui non avevo risposte, inutilmente, dato che sono qui e sono ben poche le risposte che poi mi sono data. Ma l'autunno che arriva, quello sì, lo voglio stringere al massimo, accoglierlo fra le mie braccia e portarmelo dentro, dato che poi è pure la mia stagione preferita.
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