Passa ai contenuti principali

Sbocceremo ancora

Passo veloce, perché naturalmente ora si gioca agli incastri fra bambina a casa da scuola e lavoro.
Forse passo veloce anche perché ho perso un po' la voglia di scrivere, mi dispiace, ma mi sa che è proprio così. E credo di sapere perché l'ho persa: perché sono stanca. E annoiata. Non annoiata davvero, il lavoro non manca e il resto da fare c'è sempre, ma annoiata della continua ripetizione degli stessi schemi.
A un certo punto passerà, questa situazione finirà, si tornerà a viaggiare e a muoversi liberamente, a passeggiare sotto il sole, come ho fatto stamattina con canetto e la musica dei R.E.M. nelle orecchie, ma senza restrizioni, con i pensieri altrove. Per ora ancora no, per ora teniamo ancora duro, sperando che sia davvero ancora solo per un po'.

Siamo stanchi e un po' avviliti, ma cerchiamo di tenere il sorriso sulle labbra e di rilassare gli animi, non per nascondere la realtà, ma per dare alla realtà la possibilità di essere migliore. Soprattutto per i nostri figli, che assorbono le nostre negatività più di quanto sembri a prima vista.

Le giornate sono belle e luminose, pare però che tornerà freddo. A saperlo, avrei cercato di conservare un po' di luce e un po' di spensieratezza estiva per portarmela dietro tutto l'inverno e farla durare ancora finché serve. A saperlo, forse, avrei cercato di prepararmi meglio. Ma forse non ci si poteva preparare meglio all'incertezza.

Leggo Carrère perché trovo conforto nel suo modo di scrivere anche se le sue storie non sono molto confortanti. Forse la prossima lettura sarà di nuovo Stefansson perché nel suo linguaggio placido che ha il sapore degli ampi spazi freddi delle terre del Nord Europa trovo la pace. Forse non leggerò niente perché la sera mi sembra sempre più un viticcio gelido che mi lega la mente e lo stomaco. Forse mi permetterò di perdermi in un pianto, di tanto in tanto, per ricominciare il giorno dopo più leggera. Dai che in pochi giorni arriva un'altra primavera.

E speriamo bene.

Ciao amici.

Commenti

Franco Battaglia ha detto…
Siamo in mano a destini strani, oggi sorridiamo, domani sono lacrime amare a rigarci il volto, e fitte lancinanti a contorcere le budella. Ma questa è la vita, funziona da sempre così.
Arnold Greg ha detto…
Thank you ffor being you

Post popolari in questo blog

Il mondo muto di Hector Mann

Insomma, Paul Auster. Il libro delle illusioni . David Zimmer è un professore universitario che d'improvviso perde tutto ciò che ama, in un modo che naturalmente sottolinea attraverso una serie di coincidenze: se non avessi, se l'insegnante di mio figlio non avesse, se... Ma è andata come è andata. Si rinchiude nel suo dolore e nelle bottiglie di whiskey quando, un giorno, guardando a caso una scena di un film muto, ride. Allora non tutto è perduto!, pensa. Sono ancora vivo. E così cerca di scoprire qualcosa su questo attore, Hector Mann, che è riuscito a farlo ridere in un momento tanto disperato. E scopre cose molto interessanti. Tipo che dopo il 1929 è sparito e di lui non si sa nulla. Sicuro come l'oro, ormai è morto. Decide di vedere tutti i suoi film, ma per farlo è costretto a viaggiare. E il fatto di dover anche prendere l'aereo non è cosa da poco, per lui. È interessante anche il suo incontro e dialogo con il dottor Singh, per farsi prescrivere de...

Tuffi

Cercando un'informazione di cui avevo bisogno fra i messaggi WhatsApp con mio marito, ho trovato conversazioni risalenti a una delle tante vita di prima, più precisamente quella in cui nostra figlia era molto piccola e io lavoravo solo il pomeriggio. Trascorrevamo le mattinate insieme, inforcavo la bici e la portavo al parco, tornavamo a casa e faceva un riposino mentre preparavo il pranzo, insomma, tutte quelle cose che mi sembrano lontane anni luce, ormai. È stato un momento molto tenero, con svariati piccoli tuffi al cuore al comparire di una foto di lei addormentata sul divano mentre guardava George la scimmia o di quando ancora mangiava il pesce senza lamentarsi. Durante le vacanze, un giorno eravamo in acqua a San Vito lo Capo e Ale le stava facendo fare i tuffi in acqua, a proposito di tuffi, e a un certo punto ha detto: "Godiamocela finché è ancora così, perché durerà ancora poco". Altro tuffo al cuore. Uccisa. Vacanza rovinata. Grazie tante. No, scherzo, però ci ...

Senza podio

A volte la sensazione è come essere in un bel posto, bellissimo perfino, un prato accanto a un bosco, il sole che filtra fra i rami, non fa né troppo caldo né troppo freddo, non c'è troppa luce né troppo buio, l'erba non punge perché non è stata appena tagliata, ma non è troppo alta e incolta, non ci sono moscerini fastidiosi, solo farfalle multicolori e api che si posano sui fiori ma non troppo vicine da spaventarti. Sei su una coperta, c'è un cestino da picnic, la compagnia è ottima, il cielo è terso, la brezza leggera, i sandwich gustosi. E poi all'improvviso ti ritrovi in mezzo a una pista da corsa, deve aver piovuto perché è tutto bagnato a terra ma ora nell'aria carica di umidità c'è una specie di nebbia sospesa, non toglie la visuale ma toglie il fiato, il cielo è grigio, la gara non sai nemmeno se è iniziata o quasi finita, per il semplice motivo che nemmeno sapevi ci fosse una gara, eppure hai il numero appuntato al petto, ma il traguardo è lontano, o f...