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Va tutto bene

Avete presente quelle giornate in cui va tutto storto, quelle in cui dici più e più volte "ma non è possibile", quelle in cui pensi: "no, ok, io non credo nel karma, non in quello positivo per lo meno", oppure ti senti empaticamente legata alla protagonista di un libro a cui va tutto storto senza soluzione di continuità. Ecco, ieri è stata una giornata di quelle.
Mi taglio il polpastrello (di nuovo, ma almeno è la mano sinistra e il taglio è superficiale, però quanto sanguina), perdo tempo, la stampante non riconosce il toner e io ho una consegna urgentissima e poco tempo, il mal di testa da latente diventa pulsante e anche il cane ha deciso di essere nervoso e rompino.
Un respiro profondo. Due respiri profondi. Facciamo anche tre.
Poi amore arriva a casa. Con il tavolo nuovo. Con il suo sorriso, anche se stanco. Spostiamo tutto e ora, oltre a un nuovo e solido tavolo da cucina, ho finalmente una scrivania spaziosa nella quale lavorare come si deve. E poi mangiamo un risotto buonissimo. E dopo cena andiamo a brindare alla laurea di un'amica. Un'amica nuova, di quelle che è ancora tutto da scrivere.
Oggi si muore di caldo. Però la giornata è limpida, ho cambiato il toner e adesso funziona tutto, il mal di testa inizia a passare, e poi è giovedì, è giovedì, sì, è davvero giovedì.

Commenti

MyP ha detto…
Le giornate storte ti fanno girare le balle ma quanto si apprezza meglio ciò che di buono arriva subito dopo? :-)
Ho la mania del bicchiere sempre pieno, si vede? ;-)
Bacio!

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