Mi fa molto ridere che passiamo per quelli un po' antipatici perché rispondiamo male a gente che dice enormi stronzate, ma siamo fatti così, un po' facce di merda, o forse più sinceri degli altri che usano tante cautele ma la pensano esattamente come noi, oppure quelli che parlano male in assenza delle persone, mentre in presenza sono tutti baci, abbracci e foto su facciaculo. Ditemi un po' voi quale atteggiamento è migliore. D'altra parte a volte la verità fa male, e mica ne siamo immuni, anzi ben venga ogni critica, magari un po' di sincerità in più non guasterebbe, no? E anche prendersi un po' meno sul serio, nella vita, non guasterebbe. In ogni caso, trovo tutto questo molto comico, proprio a livello demenziale della serie Fratelli Marx, anzi no, quello sarebbe già un passo avanti...
Sparisco. Divento sempre più piccola e poi sparisco. «e io mi sento, io mi sento, io mi sento vagamente ridicolo» (va letta cantando) Mi sento piccola e ridicola e scompaio. Un buco nero, come nella canzone de i cani. Non posso contare più tutte le volte in cui è successo, perché ho permesso agli altri di farmi sentire così. Scontata. Inutile. Piccola. Non conto le volte in cui solo poi mi sono resa conto che ti mettono una mano sulla testa per schiacciarti giù in modo da sentirsi più grandi. Bravi, un applauso. Non conto certo nemmeno gli errori che ho fatto io, ma mai per rimpicciolire nessuno. Per insicurezza, senza dubbio. Per bisogno di attenzioni, sicuramente. Niente di edificante, certo, ma mai intenzionata a distruggere un altro per sentirmi migliore. E invece c'è chi lo fa, chi gioca, manipola, ti fa credere cose che non sono, ti tratta come se non importasse per sentirsi importanti, finché poi non importi davvero più. Bravi, un applauso anche a voi. Sono sparita e diventa...
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Buona giornata :)