Naturalmente non posso sapere se è vero ciò che si dice nella citazione che riporto fra un attimo, però potrebbe anche essere.
Mi piace comunque che una persona si sia cimentata nel cercare di vedere il mondo con occhi diversi dai propri. Penso sia uno sforzo davvero ammirevole, poi è fatto da un attore che ha l'abitudine di cambiare prospettiva per entrare in un personaggio ed è lì che sta la sua bravura.
Ripeto non so se queste parole, senz'altro poetiche e sicuramente con un che di vero, siano verità, ma è comunque una prospettiva che credo vada considerata. E in ogni caso, al di là di tutto, dal semplice punto di vista letterario è sicuramente un pezzo molto bello.
«La donna e il cielo si somigliano.
Sconfinato è lo sguardo di meraviglia e terrore che un uomo può perdere in entrambi.
Il mistero di una donna è un dolore che non si rimargina e neppure si riesce a imparare.
L'uomo non imparerà mai a essere donna, e neppure una donna imparerà mai a essere donna.
Quando una donna nasce lo fa per sempre.
Un uomo nasce solo per ferire, morire e ferire di nuovo; offendere, chiedere perdono, amare, scappare, amare di nuovo, di nuovo scappare, ferire, amare di nuovo e di nuovo morire.
L'uomo vive per lasciare impronte sulla neve, nell'illusione di fare traccia di sé.
La donna è la neve e il paesaggio che si farà primavera.
La donna è una sfida che ti sfida.
La donna è un ordigno, e l'uomo è un bambino che non riesce a capirci niente e lo distrugge, per piangere subito dopo e dare la colpa alle istruzioni.
Ma la donna e il cielo non hanno istruzioni.»
da E lasciamole cadere queste stelle, Filippo Timi
Mi piace comunque che una persona si sia cimentata nel cercare di vedere il mondo con occhi diversi dai propri. Penso sia uno sforzo davvero ammirevole, poi è fatto da un attore che ha l'abitudine di cambiare prospettiva per entrare in un personaggio ed è lì che sta la sua bravura.
Ripeto non so se queste parole, senz'altro poetiche e sicuramente con un che di vero, siano verità, ma è comunque una prospettiva che credo vada considerata. E in ogni caso, al di là di tutto, dal semplice punto di vista letterario è sicuramente un pezzo molto bello.
«La donna e il cielo si somigliano.
Sconfinato è lo sguardo di meraviglia e terrore che un uomo può perdere in entrambi.
Il mistero di una donna è un dolore che non si rimargina e neppure si riesce a imparare.
L'uomo non imparerà mai a essere donna, e neppure una donna imparerà mai a essere donna.
Quando una donna nasce lo fa per sempre.
Un uomo nasce solo per ferire, morire e ferire di nuovo; offendere, chiedere perdono, amare, scappare, amare di nuovo, di nuovo scappare, ferire, amare di nuovo e di nuovo morire.
L'uomo vive per lasciare impronte sulla neve, nell'illusione di fare traccia di sé.
La donna è la neve e il paesaggio che si farà primavera.
La donna è una sfida che ti sfida.
La donna è un ordigno, e l'uomo è un bambino che non riesce a capirci niente e lo distrugge, per piangere subito dopo e dare la colpa alle istruzioni.
Ma la donna e il cielo non hanno istruzioni.»
da E lasciamole cadere queste stelle, Filippo Timi
Commenti
«Prendi una donna trattala male
mandala ogni tanto 'o 'spitale
non calcolarla e quando ti tocca
dalle quattro cavice mmocca
fai capire che sei un animale
fai sentire che il più forte sei te
quacche vota tu l'he rompere 'e mole
con questi sistemi tu 'a 'mpar a campà
allora si vedrai che ti amerà
perché alla donna l' piace e abbuscà
e allora si vedrai che capirà
ca senza paccheri nun po' campà...»
^___^ scusa bob me l'hai troppo ispirata con la tua domanda! Ringraziamo Tony Tammaro