Giugno è sempre un mese un po' faticoso, perché finisce la scuola e bisogna iniziare nuove routine, perché arriva il caldo e si fa più fatica, e poi c'è più luce e più voglia di fare cose ma alla fine le ore di sonno quelle sono. Quest'anno ci si sono aggiunte le influenze con la febbre molto alta, prima Dafne poi Ale, che ancora deve uscirne, e l'allergia che mi dà tregua solo di tanto in tanto.
Ci sono state anche cose belle, molte feste di compleanno, qualcuno che mi ha portata anche fuori dalla mia amata comfort zone, e poi spero qualche altra sorpresa la riservi, questa estate dal tempo ballerino (Dio sia lodato per il fresco che ancora riesce a resistere).
Eppure nelle ultime due settimane abbiamo arrancato non poco, fra Tachipirina, Ibuprofene, notti insonni e giri dalla guardia medica.
Io però ho continuato a correre, cosa che di solito d'estate smetto di fare perché il caldo mi fa demordere, ma quest'anno ancora il caldo insopportabile non è arrivato e soprattutto mi sono sforzata di uscire lo stesso, meglio pochi chilometri che niente è il mio motto, e invece tutto sommato in certe giornate, come ieri o come sabato mattina, faccio più o meno gli stessi chilometri che corro in inverno. In fondo è sempre solo questione di allenamento e forza di volontà.
Allenamento e forza di volontà.
Mi piace la sensazione dei muscoli indolenziti per l'attività fisica, a volte mi sembra sia proprio quella ad aiutarmi a svuotare la mente, e di svuotare la mente mi capita di avere bisogno molto spesso.
Non sono andata avanti molto con le letture, invece, perché ho la mente un po' obnubilata, la sera sono parecchio stanca e forse devo togliermi qualche cattiva abitudine per alleggerire la testa (leggi anche meno social, meno telefono in generale).
Però ho guardato Questo mondo non mi renderà cattivo di Zerocalcare e mi è piaciuto tantissimo, la sua capacità di dire delle cose che sento davvero, anche quelle più piccole e poco significative, ma anche e soprattutto quelle più profonde, ormai non mi sorprende più, seguendolo ancora dai tempi del blog, quando ancora si chiamava Ogni maledetto lunedì. Ho anche ricomprato i plumcake dopo tanto tempo. E mi sono commossa in vari momenti, e commossa sul serio con la tirata dell'amica, le porte che sembravano tutte aperte e poi...
Va be', ma ora non mi ci voglio soffermare troppo.
Comunque sia L'umiliazione di Philip Roth l'ho finito, e anche se non è un capolavoro mi ha fatto riflettere su più fronti. Anche qui è stato con la forza di volontà che mi sono imposta di leggere in un periodo un po' letargico.
Spero che la forza di volontà mi sostenga anche altrove, dove ne ho più bisogno al momento, perché luglio deve ancora arrivare ed è molto lungo, e a guardarlo da qui, lo ammetto, soffro un po' di vertigini.
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