Ecco qui, nell'anno più assurdo di sempre anche il nonno non c'è più.
Ogni volta che un nonno se ne va (ed è la seconda volta che mi capita) ho sempre lo stesso pensiero: anche se te l'aspetti, anche se sai che probabilmente saranno i primi a lasciarci, non mi capacito di come sia possibile. Perché è come se loro ci fossero da sempre, e il vuoto che si crea è davvero ingombrante. Erano già adulti quando i nostri genitori erano piccoli, erano adulti e ancora in gran forma quando noi eravamo piccoli, e da quando siamo adulti abbiamo iniziato a notarne il lento invecchiamento, ma c'erano. C'erano sempre. Come un albero che dopo anni ha messo radici profonde, se viene eradicato lascia un buco enorme.
E ora, di colpo, succede che il nonno non c'è più. Ieri pomeriggio c'è stato il funerale, che di questi tempi è un evento strano: dà fastidio stare in mezzo alla gente, non tutti rispettano le distanze ma capisco anche il gesto spontaneo di venire ad abbracciare o salutare e fare le condoglianze. Ho fatto del mio meglio per mantenere le distanze da tutti, ma consolare la nonna mi sembrava inevitabile. Sempre con la mascherina su.
Non amo la processione che si va a fare in camera mortuaria per l'ultimo saluto. L'unico motivo per cui sono entrata, questa volta, è perché causa Covid non lo vedevo da Natale. Ovviamente non è vero che sembra che dorma, né niente del genere. Però è vero che, seppur smagrito e cambiato dall'ultimo periodo, le mani erano sempre le mani del mio nonno. E così ho impressa questa bella immagine delle sue mani come ultimo saluto.
Va detto che nella mia famiglia – forse in tutte le famiglie, non saprei – i funerali assumono sempre un che di grottesco. Un po' per la presenza di alcune persone "sopra le righe", un po' perché, dopo, la volontà di sfogare la tristezza con una risata o una battuta porta sempre a qualche aneddoto esilarante. E poi la nonna. La nonna, che gli è stata accanto per ben 64 anni di matrimonio è pur sempre quella nonna dalla battuta pronta, anche nel momento della tragedia. Forse solo al funerale di suo figlio, mio papà, è stata più sottotono del solito.
Il nonno non c'è più. Questo 2020 era strano già di suo, ora lo è ancora di più.
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