Di nuovo qui, di nuovo a casa, di nuovo davanti al PC a lavorare. Con un po' di calma a dire il vero, perché per fortuna questa settimana non ci sono cose superurgenti, seppur sia meglio portarsi avanti, dato che si prevede un settembre di fuoco. Sotto un sacco di aspetti, fra l'altro.
Le vacanze sono andate bene, tenendo conto che è stata già una fortuna averle fatte (è già una fortuna in generale, quest'anno ancora di più). Devo dire che di tutte le vacanze è di Matera che ci siamo innamorati (era la nostra "sosta" dopo 9 ore di macchina) quindi sì, lo dico tranquillamente, non mi sono innamorata del Salento.
È normale, in agosto c'è troppa gente, nonostante il Covid e nonostante l'assenza di gran parte dei turisti stranieri, e quindi non è che ci siamo goduti il mare nelle modalità che piacciono a noi. E forse è anche vero che non è esattamente il tipo di "paesaggio" che prediligiamo. Ma avevamo bisogno di relax per noi, e l'abbiamo avuto, e di far divertire la piccolina, altra cosa che è senz'altro riuscita. Quindi siamo stati contenti, ma siamo anche contenti di essere di nuovo a casa, sperando di riuscire a godercela un pochino questa settimana.
Abbiamo fatto un giro in barca e un bagno al largo (sì, anche la piccolina con i braccioli) ed è stato un altro dei momenti più piacevoli. Abbiamo visitato Otranto e visto i faraglioni di Sant'Andrea, nonostante i lamenti di mia figlia che non ha digerito la giornata senza spiaggia e mare, d'altra parte quel giorno il tempo non lo permetteva neppure tanto. Abbiamo goduto dei tempi lenti decidendo cosa fare di giorno in giorno, senza programmi e senza smania di fare. E questa è stata la chiave per riprendermi da una serie di mesi lavorativamente piuttosto intensi.
Adesso bisogna pensare a ingranare di nuo
vo, con tutte le incertezze di questi tempi strani, con ancora molti dubbi sulla ripresa della scuola, sul come e secondo quali orari, e tutta una serie di cose a cui non ho nemmeno voglia di iniziare a pensare.
Ho piantato l'avocado, sta crescendo felice e l'ho chiamato Perry Mason. Chissà se il mio pollice nero verrà smentito. Ho piantato anche della calendula (mi erano arrivato i semini con l'ultima Hoppipolla box) qualche piantina è cresciuta chissà se riuscirò a non ammazzarle.
Ho iniziato a leggere due libri anche se non sono andata molto avanti. Incredibile ma vero, uno dei due sono riuscita a iniziarlo al mare, cioè in un rarissimo momento in cui Dafne era appiccicata al papà e non a me ad ascoltare un'audiostoria su Storytel. Il libro in questione è La parete di Marlen Haushofer e ve lo dico, ho idea che sarà fra i preferiti di quest'anno. L'altro è La famiglia Karnowski di I.J. Singer, ma mi ci metto di santa pazienza perché è lungo e ormai riesco a leggere solo la sera prima di andare a letto. Forse se mio marito sarà fuori per lavoro anche mentre pranzo, ma non ci metto la mano sul fuoco.
Mio nonno è in ospedale con una broncopolmonite (niente Covid). È convinto che l'abbiamo messo in casa di riposo perché vogliamo abbandonarlo, e ci credo, mia nonna ha avuto il permesso di andarlo a trovare soltanto due volte finora... Sempre causa Covid, naturalmente, le visite sono drasticamente ridotte. Poverino. Però risponde bene alla cura, la febbre è passata subito e quindi speriamo che si rimetta presto per tornare a casa. Perché già non è più molto in sé, ho paura che l'isolamento in ospedale dalle persone che conosce peggiori il suo stato ancora di più. Incrociamo le dita va.
Commenti
Si e' ripreso tuo nonno?
Il nonno meglio, questa settimana dovrebbe tornare a casa (oltre alla broncopolmonite avevano anche scoperto un'altra infezione a carico di una valvola cardiaca, l'hanno curata e ha reagito molto bene alle cure, siamo contenti).
Sono contento che tuo nonno stia meglio.