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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

Un saggio, un romanzo, un racconto

Ad aprile ho letto ben tre libri (ne ho anche iniziati altrettanti, ma parlo solo di quelli che ho finito). Quando qualche post fa ho detto che il libro Vita su un pianeta nervoso non mi sembrava dicesse queste grandi novità, ammetto di aver dato un giudizio affrettato. Perché anche se dice cose abbastanza note, ne racconta alcune personali e dà qualche consiglio su come destreggiarsi in questo mondo iperconnesso, iperinformato, sovraccarico. E devo dire che mi è stato di grande consolazione. Sarà perché ne avevo bisogno in questo momento, ma se alcune cose non mi riguardavano (non soffro di attacchi di panico e non ho problemi di alcolismo, per dire) altre invece sì, si applicano bene anche a me. [...] non possiamo giocare con tutti i giocattoli. Non possiamo usare tutte le applicazioni. Non possiamo andare a tutte le feste. Non possiamo fare il lavoro di venti persone. Non possiamo essere sempre al corrente di tutte le notizie. Non possiamo indossare i nostri undici cappotti...

Poteva piovere

Be', allo zoo andarci ci siamo andati. L'idea c'era già, era quella di andarci domenica di ritorno dal lago di Como, siccome il lago di Como è saltato (perché ci saremmo andati partendo di venerdì pomeriggio e, fondamentalmente, per andare a trovare un ex collega di mio marito. Ma abbiamo deciso di rimandare la partenza al sabato e l'ex collega non l'avremmo nemmeno visto). Insomma, abbiamo modificato i programmi, avvicinato la meta, chiamato un albergo a Sirmione e sabato mattina siamo partiti. Prima tappa: Parco natura viva a Bussolengo (zoo con parte a piedi e parte safari e anche dinosauri, per non farci mancare nulla).  Giornata stupenda, ma le due ore di viaggio per arrivarci più la coda per entrare si fanno sentire (non su di noi, ma sulla piccolina. Che ritrova di colpo le energie, però, appena vede uno scivolo...). Gli animali, si sa, sono sempre una grande attrazione per i piccoli, e suppongo che a Samu abbia fatto un certo che passare e...

Breve storia triste

di un weekend fuori che stiamo ridimensionando da un mese. Doveva essere Roma. [Soldi, scuola, tempi stretti per motivi vari... Mmm]. Poi doveva essere lago di Como. [Suocera si rompe il braccio.] Saremmo partiti lo stesso, ma Samu a scuola oggi non stava bene. Alla fine se ci va dritta andiamo allo zoo. Ma dritta dritta.

La testa leggera

Dallo scorso autunno, da settembre anzi, ho scritto spesso di una certa mancanza di equilibrio, e non sono scesa in dettagli, cosa che non farò nemmeno adesso, ma penso di poter dire con una certa tranquillità di averla superata. Forse non è una cosa così strana, abbiamo periodi di alti e bassi continuamente, tutti gli anni, ma per alcuni mesi è stata una cosa più intensa. Non negativa in sé, ma direi spossante, alla fine. Ora invece mi sento liberata. Mi sono liberata di alcune "ossessioni" (le chiamo così con un termine che forse è esagerato, o forse sbagliato, a dire il vero, ma sapete, quelle cose sulle quali si torna sempre in un circolo vizioso senza via di uscita). Mi sono concentrata su cose positive, al loro posto: innanzi tutto ho ripreso a leggere libri con voracità, nonostante il poco tempo a disposizione, abbandonando vizi che fanno perdere tempo. Ho anche raggiunto una certa consapevolezza di accettare alcune cose di me per quello che sono, caratteris...

Per sempre

Quando conosci il nascondiglio delle chiavi di casa di qualcuno probabilmente quella è anche un po' casa tua. O quella che ci abita è un po' la tua famiglia. Ormai mi sa che nessuno nasconde più chiavi di casa, perché vai a fidarti, meglio darle a qualcuno che in caso di emergenza ti viene in aiuto.  Chissà chi conosce il nascondiglio delle mie chiavi, chiavi metaforiche per entrare dentro di me. Forse giusto un paio di persone. Ho un ombrello da cinque anni, che suppongo sia un po' per chiunque una specie di record, per me di sicuro. Ci sono affezionata, è molto bello, con una fantasia di colori autunnali che sembra un po' orientale, è un ombrellino piccolo e ricordo benissimo quando l'ho comprato. Un paio di giorni dopo il mio matrimonio, un paio di giorni prima di partire per la Scozia. Ero ad Aviano, dovevo riportare il cesto che aveva contenuto le bomboniere al negozio, e sono andata a salutare e ringraziare il gioielliere che ci ha fatto le fedi. C...

Tuttalpiù... piove

Che dire, piove, piove governo ignorante e incompetente. Eppure non riesco a lamentarmene (della pioggia, non del governo, sia chiaro). Ho passeggiato volentieri ieri e oggi sotto l'ombrello con il cane (sotto il cane con l'ombrello però sarebbe stato uno spettacolo), e sono stata contenta di dover fare un paio di commissioni ieri mattina, prendendomi la pioggia fra l'uscita dall'auto e l'entrata in negozio e ritorno. Ce n'era bisogno, lo dicono tutti, lo dico anche io, ché di bisogno ce n'era davvero. Anche per innaffiare un po' me, non solo la terra. Attraversare in auto il ponte sul Cellina, be', vi dirò, sotto il diluvio universale dà quel suo tocco di Caspar David Friedrich, William Turner, John Constable, il senso del Sublime e tutta quella roba del romanticismo che abbiamo studiato alle superiori (io anche all'università, a dire il vero). Io attraverso – nel senso della larghezza – il primo braccio di quella specie di V bianca...

Tuttalpiù... libri

Il più grande uomo scimmia del Pleistocene è un libro che andrebbe letto. Penso che lo farei leggere a scuola, alle medie direi, o in prima superiore. Mi sembra possa andar bene per i ragazzi di quell'età. Edward è l'emblema dell'uomo di grande intuito e talento, creativo e visionario, amante del progresso e della condivisione, il cui fine ultimo è il miglioramento dell'intera specie. Ma lo capiamo subito che è troppo avanti. Il fratello, invece, zio Vania, è il conservatore che vorrebbe mantenere le cose come stanno, timoroso degli effetti negativi di questi "balzi in avanti". I giovani dell'orda – fra i quali c'è la voce narrante – si adattano ai tempi nuovi con una certa facilità (non dover masticare più per ore il cibo perché finalmente scoprono le gioie della grigliata, be', è una cosa che piace a tutti) ma non condividono appieno lo spirito di Edward, lo "scienziato" per eccellenza, i suoi momenti di estatica follia – per poco ...