Be', allo zoo andarci ci siamo andati.
L'idea c'era già, era quella di andarci domenica di ritorno dal lago di Como, siccome il lago di Como è saltato (perché ci saremmo andati partendo di venerdì pomeriggio e, fondamentalmente, per andare a trovare un ex collega di mio marito. Ma abbiamo deciso di rimandare la partenza al sabato e l'ex collega non l'avremmo nemmeno visto). Insomma, abbiamo modificato i programmi, avvicinato la meta, chiamato un albergo a Sirmione e sabato mattina siamo partiti.
Prima tappa: Parco natura viva a Bussolengo (zoo con parte a piedi e parte safari e anche dinosauri, per non farci mancare nulla).
Giornata stupenda, ma le due ore di viaggio per arrivarci più la coda per entrare si fanno sentire (non su di noi, ma sulla piccolina. Che ritrova di colpo le energie, però, appena vede uno scivolo...). Gli animali, si sa, sono sempre una grande attrazione per i piccoli, e suppongo che a Samu abbia fatto un certo che passare e vedere dall'auto iene, leoni bianchi, giraffe e il ghepardo nella parte safari.
Seconda tappa: Sirmione la sera e il giorno dopo a vedere rocca scaligera e grotte di Catullo.
Se la sera a Sirmione tutto bene, la notte sarebbe stato bello dormire invece di avere una piccola bestia che scalcia continuamente e un vicino ronfante che tiene svegli più o meno tutti. E la mattina sarebbe stato carino non essere investiti dalla sferza del vento e della pioggia.
Ma non abbiamo demorso. Demorduto. Demorso.
E quando ha smesso di piovere, abbiamo sopportato il vento (che era davvero forte all'inizio) e abbiamo fatto i nostri giri. Mio marito non pensava che le grotte di Catullo fosse un posto così bello, perciò sono contenta che sia rimasto piacevolmente sorpreso. I ragazzi, si sa, alla piccola basta aver scalini da saltare, al tredicenne va bene tutto se è in giornata buona, non va bene niente se non è in giornata (come tutti quelli della sua età; però è stato contento, mi sembra).
Alla fine ce l'abbiamo fatta.
Stavamo per lasciarci lì una bambina, ma ce l'abbiamo fatta (non so se ho voglia di raccontare cosa è successo. Ancora no, forse).
Ci sono cose che so di certo, però:
- non sono infallibile (ma lo sapevo già), però a volte dovrebbero ricordarsene anche gli altri, anch'io ho bisogno di una mano ogni tanto, perché la stanchezza fa brutti scherzi a tutti;
- i laghi sono bellissimi sempre, col brutto tempo diventano spettacolari;
- pantaloni larghi al polpaccio, non mi avrete mai, checché ne dica la moda.
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