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Ghiacciolo

Ho finito Lamento di Portnoy e alla fine mi è piaciuto, anche se non sono riuscita ad apprezzarlo sempre. Ci sono parti ottime e parti che mi hanno lasciata un po' così. Ma devo dire che alla fine è un gran bel libro, mi ha divertita e il finale forse ha anche chiuso un cerchio sui dubbi che avevo per strada. Quindi sì, lo consiglio, fra l'altro compie 50 anni, adesso (fino a sabato mi pare) è in sconto al 25% perciò, vedete voi... :D

In casa abbiamo avuto un po' di casino ultimamente, nell'attesa del salotto nuovo, che è finalmente arrivato, montato e già riempito. In più anche le camere dei ragazzi hanno subìto qualche modifica e per un po' ha regnato il caos. Ora, complice le belle giornate un po' più tiepide e la sistemazione di tutto, mi sembra di respirare di nuovo. 
Ma non sempre, perché la stanchezza primaverile unita alle ore di sonno sempre poco lineari sono quasi soffocanti. L'ultimo weekend del mese abbiamo una festa di matrimonio e ne ho approfittato per comprarmi un vestito (una cosa che, lo ammetto, non faccio poi così spesso) e mentre lo riponevo nell'armadio mi sono chiesta se fosse il caso di svuotarlo, quell'armadio.
O se fosse il caso di trovare il modo di svuotare un po' me, che a volte ho i pensieri che mi si aggrovigliano. Quando posso li stendo per bene, un po' qui un po' altrove dove nessuno può leggerli, un po' in email che alla fine non invio mai limitandomi a un messaggio veloce o a niente, per far prima e per far meno rumore.
Ma come sempre scrivere mi permette di sfogare e insieme riordinare, a volte di fare due passi indietro e rivedere cose in prospettive diverse, migliori o solo diverse. E forse a volte faccio proprio come Alex Portnoy, una lunga, lunghissima serie di pensieri nella testa prima ancora che la domanda mi venga posta. E poi magari non dico niente.
Alla fine sono sempre stata così, ho sempre fatto molto poco rumore, molto meno di quanto paresse a me.
Ma l'altro giorno Ale mi ha detto che sono una mamma eccezionale, così dal nulla, e io mi sono sciolta come un ghiacciolo al sole cocente di luglio, e mi sono sentita qualcuno di meglio, io che con le relazioni interpersonali ci ho sempre saputo fare così poco.

Anche se penso che questo fine settimana sarà votato al riposo (meritatissimo) penso che vorrei prendere un treno, o un aereo, e andare da qualche parte dove non sono mai stata a godermi un giorno di primavera sconosciuta.

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Ancora

A volte ho la sensazione di non essere reale. Forse è colpa del fatto che lavoro tante ore da sola, forse ho questa abitudine di guardarmi da fuori, forse è perché ultimamente la confusione nella testa regna sovrana. Mi sento irreale, eppure so che le mie azioni hanno delle ripercussioni sulla realtà quindi dovrei rendermi conto che è una sensazione stupida. Cerco di fare cose concrete, regolari, misurate perché i ritmi e le cose cadenzate mi danno sicurezza. Provo a evitare le distrazioni ma non ne sono tanto capace. Finisco per inventarmi mondi immaginari e perdo l'àncora. È un bene o un male, perdere l'àncora? Non lo so proprio. A volte tutto sembra così insignificante se si pensa alla fine che faremo tutti, che mi chiedo a che pro reggersi sempre al parapetto, anche quando il mare si fa burrascoso? Però sì, rivorrei la calma. Rivorrei il silenzio. Rivorrei la sicurezza, o almeno la convinzione, di aver fatto bene. Rivorrei la sensazione di felicità scontata che scontata non

Sì, anche quest'anno arriva la storia di Babbo Natale

Tant'è che anche questo 2023 se ne sta andando e io arrivo alla fine di questo anno con una sensazione di piacevole sorpresa per ciò che è rimasto e non è andato via nonostante tutto, di meno piacevole rassegnazione per ciò che invece sembra via via sfuggire fra le dita, e di un grande punto di domanda su ciò che mi riserverà il 2024. Ma diciamolo piano, perché le annate pari ci hanno dato gatte da pelare (vedi il 2020, anno bisestile come il prossimo) quindi consiglio una bella ravanata alle parti basse per gli uomini e qualunque sia l'equivalente femminile di un gesto scaramantico per le donne (merda, neanche questo abbiamo, poi dice che il patriarcato non esiste). Qualcuno narra (io, viste le interazioni qui dentro) che ormai la tradizione del nostro Babbo Natale in trouble non possiamo proprio evitarla e pare vada riproposta ogni anno come Una poltrona per due , Trappola di cristallo e Mamma ho perso l'aereo , ma non prima di aver mandato un affettuoso saluto ultraterr