Queste vacanze finiscono e stranamente non mi sento poi tanto giù per questo, anche se so che domani sarà il lunedì più lunedì dell'anno e riprendere sarà come sempre un po' faticoso.
Sono state settimane particolarmente belle, siamo riusciti a fare tanto e allo stesso tempo a non strafare e non stancarci nemmeno troppo.
E nonostante le lagne di una duenne e mezzo mezza malata dopo Natale e molto viziata e coccolata da mamma e papà, mi mancheranno comunque le giornate trascorse interamente con lei o quasi. Ma ci siamo concessi serate libere da soli o con amici, abbiamo fatto una bella cena di pesce in un posto molto fico, sono riuscita a trascorrere un po' di tempo in più con la mia amica di Parigi, abbiamo passato il capodanno a casa di amici, sbevazzando un po' e tirando tardi, abbiamo giocato moltissimo, abbiamo passeggiato nella pedemontana in uno dei nostri luoghi del cuore, abbiamo bruciato il falò e con lui salutato il 2018, siamo andati via un paio di giorni sulla neve seppur poca e io mi sono goduta il freddo che tanto mi piace, qualche pagina di libro anche se non abbastanza, e perfino le passeggiate con canetto, che durante le settimane lavorative sono sempre infilate di corsa fra un impegno e l'altro.
Sono contenta di ricominciare perché in vista ci sono un paio di lavori di qualità – spero, e tanto per cambiare – e perché ho voglia di rimettere in moto il cervello e pensare anche a qualche novità che mi piacerebbe mettere in atto.
Ho comprato il libro sulla storia delle mappe di cui ho parlato qualche post fa (Mappe. Il teatro del mondo) ho perfino paura anche solo a guardarlo perché non lo voglio rovinare. Su Kindle ho preso Breve storia dell'ubriachezza (ho solo spulciato la divertentissima introduzione, per ora), Il racconto dell'ancella e poi Eleanor Oliphant sta benissimo, di Gail Honeyman; quest'ultimo l'avevo regalato a un'amica ma mi era rimasta la voglia di prenderlo anche per me, visto che ne ho sentito parlare molto e bene nel corso dell'anno scorso. Per ora sono sulla Atwood più il resto delle millemila cose già iniziate e che con la calma finirò.
A dicembre mi sono anche abbonata a Internazionale, anche se se ne leggo metà a settimana è già tanto... Non so, mi sa che dovrebbero farlo anche in versione "audible", sarebbe più semplice fare tutto!
Quindi ora si prospetta un gennaio piuttosto pieno di cose, e questo dovrebbe essere un buon punto di partenza, anche per mettere a tacere le voci confuse che ogni tanto si affacciano all'animo.
Ma devo dire che oggi mi sento molto in pace e felice.
A presto!
Commenti
Sarà dura domani riprendere il lavoro, ma poi troverai il ritmo. E avrai tante altre belle giornate, in questo 2019.