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Fine luglio

«Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare nemmeno un giorno in vita tua», disse Confucio, almeno così pare.
«Stocazzo» rispondo io.

No perché, ragazzi, io amo, che dico amo, adoro il mio lavoro, ma è pur sempre un lavoro, che costa fatica e impegno e smazzamenti vari, i quali certo alla fine sono cosa gradita in qualche modo, ma da ciò a dire che mi diverto e basta e non è un lavoro, parliamone.

Arrivo a fine luglio e sono come sempre molto stanca. Le scadenze si accumulano perché si cerca di chiudere tutto prima di agosto, e poi devi fare i conti con le bizze delle persone con cui hai a che fare, che diciamolo, quando son scrittori sono pur sempre artisti e la testa a volte vaga nei meandri dei cieli infiniti invece che sulla pagina da loro stessi vergata.
E poi tutta una serie di "colleghi", lavoranti della medesima mia categoria che però boh, rispondono, non rispondono, capiscono, non capiscono, insomma, a volte ti chiedi se ci sono o ci fanno. 
Però è pur vero che ci sono quei momenti di elevata onnipotenza (tutta immaginata, statevene pur certi) in cui dici: be', ma se l'ha scritto questo un libro, lo posso fare pure io. Oppure quando meglio di altri scovi gli inghippi di una trama dai fili un po' lenti e che si potevano tirare e tendere un pochino meglio, e ti dici: però, allora ci so proprio fare con questo lavoro.

Scusate se mi incenso un po', è solo perché la maggior parte delle volte mi sento in gran difetto rispetto alle mie capacità perché questa non è una scienza esatta, e pare che meglio si possa far sempre, ma ammetto che se ho (se avessi, dato che non capita quasi mai) la possibilità di lavorare senza scadenze troppo pressanti e vieppiù sovrapposte, sono (sarei) in grado di svolgere un lavoro eccellente sempre.

Ma bando alle ciance, veniamo a noi. Riassuntino di quel che è accaduto finora (mi sa gran poco a essere sincera, ma vi pigliate quel che c'è).

  • Mio marito è stato malino e abbiamo dovuto rimandare l'hamburgherata di compleanno che avevamo organizzato, quindi due weekend se ne sono andati a farsi benedire così: uno con i fastidi (nulla di grave eh), l'altro con l'hamburgherata suddetta (che è stata divertente e piacevole, si è svolta in locum amoenum (non so se ho coniugato correttamente, di latino ricordo ormai poco) cioè a casa di mio suocero che ha un giardino enorme, e insomma, è venuta fuori una roba carina.
  • Siamo andati al concerto di Caparezza: tutta la famiglia al completo (cioè noi due, la trappoletta di due anni e l'adolescente), ci siamo divertiti molto, abbiamo comprato i gadgets e siamo tornati a casa soddisfatti.
  • Siamo tornati sul lago di Cornino, che è un posto meraviglioso, una riserva d'acqua color smeraldo che fa impressione da quant'è trasparente e abbiamo visitato la casa delle farfalle di Bordano, un altro posto davvero simpatico soprattutto per i bimbi (o per gli appassionati).
Riserva naturale del lago di Cornino.

Farfalla bordanese
  • Abbiamo ricavato un paio d'ore (scarsissime) in piscina fra una dormita della Daffy e un temporale: finora il tempo non è stato clemente (per gli altri: per me clementissimo, invece, non abbiamo praticamente mai dovuto accendere l'aria condizionata, oh gioia e giubilo). Dafne sarebbe stata in acqua anche con il temporale, penso, l'ho dovuta corrompere con la promessa del gelato.
  • NON siamo ancora andati al mare. A me piace il mare come concetto, ma per me il mare è acqua (nel senso di nuotate, giochi, schiamazzi) la giornata al mare in sé ormai anche no, qui poi, la costa in Friuli-Veneto, boh, sarà che ci ho passato l'infanzia ma mi par buona solo per abbronzarsi e al limite far festa, e nessuna delle due cose mi interessa. Quindi finora ci siamo evitati la smazzolata del traffico del weekend per raggiungere un mare non così soddisfacente. Anche se so che la piccola si divertirebbe un mondo eh, ma infatti mi sa che aspettiamo le ferie per andarci un giorno infrasettimanale. E poi dobbiamo sempre trovare sistemazione al canetto, quindi va organizzata.
  • Ho finito dei libri, ne ho comprati degli altri, e qui la cosa si complica perché leggo tutto il giorno per lavoro e quindi alla fine faccio fatica a trovare il tempo per leggere quello che voglio con calma. Perciò sul mio comodino si accumulano strati di carta (oltre che di polvere). Ho un comodino interessante, poi ve lo mostro. Comunque ho letto Stoner di John Williams (una roba incredibile, non pensavo mi sarei appassionata tanto a un personaggio così "invisibile"), Americana. Libri, autori e storie dell'America contemporanea di Luca Briasco (che ha creato in me nuovi bisogni che mi faranno sperperare tutti i guadagni. Grazie Luca, grazie), e sto leggendo Zero K del caro vecchio e cupo Don DeLillo. Sul fronte acquisti, ho comprato Il Conte di Montecristo, di cui conosco bene la storia ma senza averne letto mai nemmeno una pagina, e Il maledetto di Joyce Carol Oates. Mi attende anche Le 10 mappe che spiegano il mondo ma mi sa che è un po' impegnativo in 'sto periodo. Vedremo.
    Il comodino interessante con Zuma photobomber.
    In realtà il cane stava dormendo e ho cercato di non
    disturbarlo, impresa riuscitissima direi.
    Quella roba in alto grossa e bianca è
    Il Conte di Montecristo in tutta la sua tomosità

  • Fronte serie TV: per lo stesso motivo di cui sopra, il tempo è davvero poco a disposizione e quindi ci stiamo impegnando a finire Breaking Bad una puntata alla volta e basta, non sono capace di fare Binge Watching (non ho proprio il tempo materiale per farlo, ho una figlia io, per Dio!!! Un lavoro! Un marito! :D). E però ieri abbiamo osato guardare la prima puntata di Better Call Saul, perché Saul Goodman in Breaking Bad ci è entrato nel cuore (soprattutto alla battuta, rivolta a Walter: «Chi sta parlando, tu o Yoko Ono?»).


Potrei tediarvi con altre quisquilie di cui non vi importa un fico secco, e invece concludo con una citazione amara, tanto per incupire la giornata, che ho qui su un segnalibro che era infilato nel libro della Oates: 

«Che progressi facciamo! Nel Medioevo avrebbero bruciato me, oggi si accontentano di bruciare i miei libri» (Sigmund Freud, ignaro del fatto che se fosse vissuto abbastanza a lungo avrebbero bruciato pure lui. In realtà no, perché nel frattempo se n'era andato a Londra, ma ci siamo capiti). 

Un abbraccio a tutti voi

(Non credo di ripassare prima di settembre o fine agosto, ma non si sa mai!)
(Avevo pensato di mettere una foto del concerto, ma fanno tutte cacare e poi c'è Dafne in primo piano e un po' mi scoccia. Ma ci siamo andati).

Commenti

Anonimo ha detto…
Il concerto di Caparezza è una bomba, me lo hanno detto anche alcuni amici e conoscenti che lo hanno visto al Rimini Park Rock. Beh direi una bell'estate, sul tempo la penso come te: quest'anno mi ha mangiato due mattinate di mare, ma molto meglio così piuttosto che con gli anticicloni che durano settimane su settimane...
Miky ha detto…
Concerto e spettacolo bomba! Anche Dafne era estasiata (fino alla penultima canzone, poi mi si è addormentata in braccio, cara.)
Guarda, il tempo così ti rovina le giornate in montagna e ti rovina quelle al mare, ma finché lavori e sei nel mezzo... :D
bob ha detto…
Gusti letterari sempre impeccabili. E' stranissimo quando entri nel mondo degli adulti e scopri che molti di loro lasciano decisamente a desiderare. Buona estate Miky!
Miky ha detto…
Guarda @bob ne parlavamo di recente io e mio marito chiedendoci se fossimo noi i presintuosi o se è il livello generale dell'umanità a essere molto basso (un paio di confronti con i nostri vicini di casa ci fa propendere per la seconda ipotesi).. Buona estate a te!

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