Passa ai contenuti principali

La meraviglia a un passo

La settimana scorsa ero nervosa. Non capivo perché, ma non riuscivo a scrollarmi di dosso questa sensazione. Non ero particolarmente stanca, anzi ho avuto meno lavoro del solito, la piccola ha dormito abbastanza regolarmente, i ritmi durante la giornata non erano male, abbiamo avuto più serate di seguito tutte per noi... eppure avevo lo stomaco che si contraeva e non riuscivo a rilassarmi. Il che mi ha portato pure ad avere mal di schiena in più punti evitandomi la possibilità di riposare e muovermi bene.
Non capivo cos'era, ma piano piano si sono definiti i contorni della mia mancanza. Avevo bisogno di andare via, di muovere le gambe verso luoghi inesplorati seppure vicini.
Il fine settimana il tempo è stato bello, molto bello, anzi direi perfetto: non faceva più troppo caldo, si stava benissimo, le massime in montagna raggiungevano i 25 gradi ma le giornate erano serene, il cielo terso, azzurro da specchiarcisi, e il sole caldo ma piacevole. Pensavo che forse sarei voluta andare al mare, poi ho capito che non avrei potuto proprio infilarmi in un carnaio (ma forse non ci sarebbe stato casino, non lo so), al caldo in mezzo a tanta gente, a fare cosa?, se poi magari causa vento un po' più fresco non potevo nemmeno portare la bimba in acqua?
Ma poi mi è stato chiarissimo di che cosa avevo bisogno: di meravigliarmi.
Sabato abbiamo iniziato un percorso breve in montagna che purtroppo non abbiamo concluso perché era troppo bagnato (e con la piccola nel marsupio non volevo correre rischi, visto che c'erano parecchi sassi). Ma poi abbiamo ripiegato per raggiungere il castello solito, e Dafne camminava e rideva felice e si è fatta quasi tutta la salita camminando per mano del papà... e io mi sono sentita di nuovo felice.
Ieri invece eravamo qui:

Riserva naturale del Lago di Cornino.

C'è un percorso intorno a questo lago e ce lo siamo fatto con calma (non è lungo, ma ci si ferma ogni due per tre a fare foto, perché questo specchio d'acqua è uno spettacolo). Io e mio marito abbiamo constatato per l'ennesima volta che la nostra regione è davvero splendida e devo dire che preferisco di gran lunga fare cose come questa.

Noi siamo al buio, ma i colori dietro sono fantastici. Sembra il lago delle fate...

Commenti

Anonimo ha detto…
Mi fa piacere vedere la piccola Dafne:)

Un bel weekend, davvero tempo meraviglioso: anzi domenica era anche abbastanza fresco per essere metà luglio XD
Miky ha detto…
@Riccardo farei firma per avere il fresco dei giorni scorsi ogni estate! :)
Franco Battaglia ha detto…
Gli "anelli" danno sempre soddisfazione, grandi o piccoli che siano.. rimane quell'impressione di aver circumnavigato un qualcosa, di aver "abbracciato" idealmente un'entità divenuta tua.. ;)
Miky ha detto…
difatti @franco il giorno prima non aver raggiunto il luogo stabilito mi aveva lasciato un po' l'amaro in bocca, così invece c'era qualcosa di concluso! :) buona giornata!

Post popolari in questo blog

Il mondo muto di Hector Mann

Insomma, Paul Auster. Il libro delle illusioni . David Zimmer è un professore universitario che d'improvviso perde tutto ciò che ama, in un modo che naturalmente sottolinea attraverso una serie di coincidenze: se non avessi, se l'insegnante di mio figlio non avesse, se... Ma è andata come è andata. Si rinchiude nel suo dolore e nelle bottiglie di whiskey quando, un giorno, guardando a caso una scena di un film muto, ride. Allora non tutto è perduto!, pensa. Sono ancora vivo. E così cerca di scoprire qualcosa su questo attore, Hector Mann, che è riuscito a farlo ridere in un momento tanto disperato. E scopre cose molto interessanti. Tipo che dopo il 1929 è sparito e di lui non si sa nulla. Sicuro come l'oro, ormai è morto. Decide di vedere tutti i suoi film, ma per farlo è costretto a viaggiare. E il fatto di dover anche prendere l'aereo non è cosa da poco, per lui. È interessante anche il suo incontro e dialogo con il dottor Singh, per farsi prescrivere de...

Tenacia

Solo io e le papere, ieri pomeriggio, imperterrite sotto la pioggia ai laghetti. Tenace è un aggettivo che mi piacerebbe mi venisse attribuito, non so quanto appaia all'esterno, anche se penso di sembrare meno tenace di quanto sia in realtà, o di quanto sia capace d'essere. Tenace sarà la mia parola di quest'anno, come aspirazione quanto meno, perché se non riesci ad attraversare tutto sempre con leggerezza, che è ciò che mi piacerebbe fare ma forse non è il momento giusto, allora è al tener duro che voglio aspirare. Forse mi prendo una pausa dal blog, che non importa a nessuno, ma devo dirlo a me stessa perché è sempre stato un bel rifugio ma ora non lo sento più così. Mi ci sento legata ma in questo momento il legame ha anche un sapore negativo, che non sto a spiegare, e credo di avere bisogno di liberarmene per un po'. Non un addio, solo un "non lo so". Ciao

Tuffi

Cercando un'informazione di cui avevo bisogno fra i messaggi WhatsApp con mio marito, ho trovato conversazioni risalenti a una delle tante vita di prima, più precisamente quella in cui nostra figlia era molto piccola e io lavoravo solo il pomeriggio. Trascorrevamo le mattinate insieme, inforcavo la bici e la portavo al parco, tornavamo a casa e faceva un riposino mentre preparavo il pranzo, insomma, tutte quelle cose che mi sembrano lontane anni luce, ormai. È stato un momento molto tenero, con svariati piccoli tuffi al cuore al comparire di una foto di lei addormentata sul divano mentre guardava George la scimmia o di quando ancora mangiava il pesce senza lamentarsi. Durante le vacanze, un giorno eravamo in acqua a San Vito lo Capo e Ale le stava facendo fare i tuffi in acqua, a proposito di tuffi, e a un certo punto ha detto: "Godiamocela finché è ancora così, perché durerà ancora poco". Altro tuffo al cuore. Uccisa. Vacanza rovinata. Grazie tante. No, scherzo, però ci ...