Non so dirvi se sono una persona paziente, tranquilla, ottimista eccetera. Penso che, fondamentalmente, sì. Ma in modo normale. Mi ricordo che mentre aspettavamo di fare gli esami orali all'università, mi dicevano che sembravo molto tranquilla e infondevo tranquillità. Dentro in realtà mi rodevo dall'agitazione ma non lo davo a vedere. Non è che lo nascondessi di proposito, è solo che non si vedeva.
Quindi penso di poter dire che sono una persona tranquilla, di una tranquillità normale, che a volte si spazientisce ma non così facilmente, e al limite, dopo un momento di panico, rifletto, razionalizzo, risolvo.
Non sono sempre stata amante del Natale. Da bambina naturalmente sì, poi ho avuto il mio periodo adolescenziale in cui il Natale "meh!", mentre adesso è di nuovo sì. Non amo tutto del Natale: ci sono persone che vedo già troppo e di cui potrei anche fare a meno, ci sono giornate in cui preferirei che fossero tutti al lavoro o a scuola per starmene tranquilla e in pace, preferirei un anno poter dire «'Fanculo tutti, andiamocene io e te ai Caraibi» (e un giorno lo faremo, mi auguro), ma insomma, in sostanza mi piace pranzare da mia madre, vedere i parenti che vedo meno, fare i regali, riceverli, mangiare tanto, il freddo e le lucine.
Premesse queste due cose, ecco: basta farmi venire l'ansia con 'sto Natale. Se non vi piace, fate a meno di festeggiarlo, non regalate niente a nessuno così vi risparmiate la fatica dei regali e statevene a casa, andate in giro, digiunate, datevi per morti se non volete vedere i parenti, giratevi dall'altra parte se vedete un albero addobbato e, Dio o chi per lui ce ne scampi, un presepe vivente.
Però su, risparmiateci la vostra crociata antinatalizia a tutti i costi. Perché continuare a parlare di una cosa che non vi piace? In fondo potete fare come nulla fosse e andare avanti senza crearvi intorno tutta questa agitazione, questo dover per forza ribadire: «Che palle è Natale, che palle i parenti, che palle i regali da fare». Senza ammorbarci tutti con i vostri status infastiditi su Facebook, oppure con un «Oddio la prossima settimana è Natale, che brutto» (mi è capitato di sentirlo dire).
Sta solo a noi stare meglio, come sempre. Perché lo dico, inizio a non sopportarvi più. Da mia madre che si lamenta di non sapere cosa regalare, ma non ha voglia di muovere il culo e farsi un giro per negozi (e a lei piace farlo, ma l'input di uscire di casa devi sempre darglielo tu). Finirò per darglielo, se ce la faccio e se non passa prima un'amica da casa tirarla fuori, ma insomma, so di far male perché dovrebbe darsi una mossa lei (perché poi si lamenta se di casa non esce). E poi tutti i «Ah, io del Natale farei proprio a meno».
Non è che ci siano obblighi, si fa quel che si ha voglia di fare, e aggiungiamoci un pizzico di «facciamocela una risata ogni tanto» che ci sta bene.
Forse c'è stato un tempo in cui dire che il Natale è solo una festa consumistica era qualcosa di originale, ora come ora mi sembra solo un modo come un altro per lamentarsi di tutto. E se lo dice una misantropa come me, credetemi, vuol dire che avete proprio rotto le palle (dell'albero, s'intende).
Divertiamoci e basta!
(che la vita è breve e una sola).
Buon Natale :)))
Non è che ci siano obblighi, si fa quel che si ha voglia di fare, e aggiungiamoci un pizzico di «facciamocela una risata ogni tanto» che ci sta bene.
Forse c'è stato un tempo in cui dire che il Natale è solo una festa consumistica era qualcosa di originale, ora come ora mi sembra solo un modo come un altro per lamentarsi di tutto. E se lo dice una misantropa come me, credetemi, vuol dire che avete proprio rotto le palle (dell'albero, s'intende).
Divertiamoci e basta!
(che la vita è breve e una sola).
Buon Natale :)))
Commenti
infatti @Mareva, a me non piacciono i gatti ma non faccio un dramma se vedo gattini dappertutto :D