No, non ci sto alla gogna mediatica, soprattutto se perpetrata da persone dalle idee alquanto discutibili.
Sì, sto parlando di lei, di miss Italia. Sì, certo che ha detto una stronzata, ovvio che un po' di bonaria presa in giro se la merita tutta, ma da qui alla cattiveria offensiva, l'indignazione pura, be', no non ci sto. No, io a diciott'anni non avrei detto una cosa del genere, ma se avessero registrato le cazzate dette da non so quanti di noi quando avevamo quell'età, forse ci meriteremmo tutti la nostra serie di video ironici e meme esagerati.
Ah, aspetta non serve nemmeno una registrazione, basta andare a vedere qualche status di Facebook di qualcuno dei grandi intelligentoni, che diciott'anni non li ha più da un pezzo, diventati improvvisamente esperti di storia contemporanea per leggere cose come: Quando c'era Mussolini...
Le scie chimiche...
Va be', devo continuare?
No, ovvio che fa incazzare che una persona che non è in grado di parlare in modo "normale" (non dico con senso critico o analisi profonde, giusto il minimo indispensabile) di fatti storici che dovrebbe aver appena studiato vinca una borsa di studio da 10000 euro per studiare (recitazione, a quanto ho letto, ma poco importa). Ma lei che colpa ne ha, le si è parata davanti un'opportunità e l'ha colta, e come darle torto?
Il fatto che esista l'opportunità – vincere una borsa di studio per un concorso di bellezza – be', questo sì che fa incazzare, o meglio, non farebbe tanto incazzare se al contempo si potessero vincere altrettante borse di studio per meriti che siano meriti davvero. Ma questo, lo sappiamo bene, è pura utopia.
Ah, fra l'altro, gli intelligentoni dicono anche: Almeno fosse bella.
Ecco, qua c'è un'altra contraddizione assurda. Dovresti sapere bene che il bello è un concetto molto soggettivo, e ciò che io trovo bello a un altro fa cagare. Per esempio, io non capirò mai quelle che muoiono per Manuel Agnelli, ma non penso certo che il mio sia un giudizio assoluto. Quindi quando dici «almeno fosse bella», mi fai incazzare perché dunque a una bella è concessa la stupidità – o un po' di ignoranza e ingenuità, preferirei dire – a una brutta, una «bella ma niente di che» no? Intanto cominciamo a sbarazzarci del «va be', almeno è figa» perché lasciatemelo dire, come ragionamento mi fa proprio schifo. Magari è bella, magari non piace a tutti, magari ha una bellezza particolare un po' diversa, chi se ne importa. Magari non è una cima in storia, anzi, storia proprio non l'ha mai studiata e non ci capisce granché, ma magari è una brava persona, forse è una persona generosa, gentile, educata, a differenza di molti utenti Facebook. Forse è solo una persona normale, con pregi e difetti, certo finora non così grossi da meritare tanta indignazione.
Ecco quindi che dai social media si sfagiolano tutta una serie di contraddizioni in termini che fa riflettere. Ora, non è colpa della signorina miss Italia 2015 se la meritocrazia nel nostro Paese non esiste. Però a questo punto temo che diventi il bersaglio prediletto. Ecco, mi auguro che come tutto il resto in questo Paese, la moda passi e ci si dimentichi di lei. Perché da quando c'è questo attacco continuo, non riesco a non pensare alle storie di bullismo, per quanto diversa sia la situazione, anzi quasi capovolta. Eppure il mezzo usato è sempre quello. Per quanto una abbia scelto di esporsi volontariamente, perché ovviamente è questo che succede se partecipi a miss Italia, spero che tutti si ricordino che sì, alla fine, ha solo detto una cazzata.
The Jackal ha fatto un video simpatico, per nulla offensivo, al quale pure la miss probabilmente avrà riso. Sono i commentatori della domenica, che spesso in un italiano discutibile si scagliano come fosse una novella strega dei tempi nostri a preoccuparmi.
Voglio dire che ci sono personaggi di gran lunga peggiori contro i quali scagliarsi, personaggi che influenzano idee e opinioni, che rimbambiscono la gente, che rincoglioniscono i ragazzini e che meriterebbero ben maggiore indignazione. Lasciamola pure in pace, questa ragazza, ridiamo con affetto e lasciamole la possibilità di crescere almeno un po' prima di seppellirla con l'arroganza dietro la sicurezza dei nostri monitor.
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