Accadono cose strane e io mi sento leggermente confusa.
Mia madre che non si sente benissimo e siccome accade in questo momento in cui entrambi i figli sono fuori casa ho come idea che sia qualcosa che ha a che fare con l'ansia: diciamo la verità, voglio autoconvincermi che sia così e che sia tutto risolvibile con un po' di pazienza, tempo, ambientamento alle novità, invece che con altro. In ogni caso, non è successo nulla di grave e spero che qualunque cosa sia si risolva tutto presto.
Ci sono persone che fanno o dicono cose ambigue, come se tentassero di minare una stabilità e una tranquillità che a quanto pare loro non hanno, o a loro non interessa avere, o solo per il gusto di complicare, oppure non lo so. È anche divertente disilludere con un solo sguardo, una parola, un comportamento, ma la velata (seppur per ora presunta e basta) "cattiveria" mette tristezza.
E tant'è che sono entrata molte volte nel blog e altrettante ne sono uscita senza scrivere una parola di quello che avrei voluto, rendendomi conto che davvero avevo poco tempo per farlo e forse che, una volta per cambiare, avevo poco da dire e poco da scrivere: e poi è trascorsa una settimana di lavoro intenso e quindi mi sono dovuta assentare un po'.
Poi ci sono stati i momenti belli: venerdì sera a cena a casa di un amico di mio marito, uno di quelli storici, quelli che non ti deludono, che non sono ambigui, quelli di cui ci si può fidare sempre. È stata una cena bella, un po' internazionale, un po' nostrana (polenta, cervo, capriolo, vino rosso, grappa per quanto riguarda il nostrano, gli ospiti spagnoli per quanto riguarda l'internazionale :)) e siamo stati proprio bene (e ne avevamo anche bisogno).
Domenica scorsa abbiamo festeggiato il nostro anniversario con un pranzo in Slovenia, un magnum di champagne (la sera a casa), mentre giovedì abbiamo festeggiato il compleanno di mio marito vincendo un Talisker praticamente a un anno di distanza dalla nostra bellissima visita all'isola di Skye... come un cerchio che si chiude (e si riapre).
Ieri invece qualche ora di mare: raramente il mare dalle nostre parti ha le caratteristiche che aveva ieri e che lo rendono quasi perfetto. Sabato sera c'è stato un temporale forte, quindi ieri il cielo ero limpido senza traccia di nuvola e senza traccia d'umidità, l'acqua fredda e perfino trasparente, al sole il caldo era stemperato dalla brezza. Mi sono gettata in acqua e ho nuotato un po' guardando verso il largo e al di là dei bagnanti sentivo la calma e il silenzio del mare, e nuotavo tranquilla sentendomi bene, rinfrescata e rinfrancata come non mi capitava da tempo. Perché del mare, alla fine, la cosa che ho sempre amato non è la spiaggia e prendere il sole, ma l'acqua, l'acqua nei suoi momenti migliori. E nonostante le poche ore (ci saremo rimasti 5-6 orette, al mare) ho fatto 3 bagni e li ho adorati e sono ritornata anche un po' bambina, a quando con i miei e mio fratello era tutto un entrare e uscire dall'acqua...
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