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Rispetto e filosofia

Negli ultimi tempi più che un fiume in piena mi sembra di avere dentro un vero e proprio oceano, di quelli con le onde alte che si infrangono schiumose e bianche contro la costa, con il vento a sferzarle e sospingerle e un carico di acqua impressionante. E purtroppo fatico a starci dietro. Questo perché comunque mi devo pur guadagnare da vivere, ma penso anche che finché sono giovane dovrò cercare lo stesso di fare surf su queste onde, anche a costo di dormire poco e soffrire di mal di testa e qualche senso di colpa. 
Oggi parlo di rispetto perché questo è il nome dato a un gioco proposto in delle scuole, ma che è stato trattato senza rispetto, dimostrando quanto di questi programmi ci sia davvero bisogno.
Il progetto l'ho letto per sommi capi perché una disanima più dettagliata non sono riuscita a trovarla, eppure ci sono dei dettagli che mi fanno chiedere: Com'è possibile che si sia gridato allo scandalo per un gioco innocente?
Com'è possibile che se insegnanti, psicologi, esperti di psicologia infantile non hanno trovato nulla di sconveniente nel progetto, e i genitori sono stati chiamati in causa, informati, assicurando che i loro figli avrebbero partecipato solo previa loro autorizzazione, che il progetto era facoltativo eccetera eccetera, com'è possibile che poi i giornali abbiano sollevato un polverone parlando addirittura di pornografia?
Credo sia molto semplice, e la risposta sta nella I di Ignoranza.

Non posso dire, non lo direi mai, che il progetto potesse essere perfetto, ma parlare di pornografia è davvero grave. Gettare fango su qualcosa che aveva l'intento di migliorare la società, la visione dell'uomo e della donna, superare stereotipi e preconcetti ha dimostrato questo: che le cose stanno anche peggio di quanto sembrasse. Un progetto per migliorare ha tirato fuori il peggio di alcune persone e anche il peggio di alcuni modi di funzionare della società, la poca informazione, il poco approfondimento da parte di chi dovrebbe approfondire. Una gran caciara e basta, come sempre, come nei finali di quella roba orrenda che era Il Bagaglino. E che purtroppo pare descrivesse in modo più preciso di quanto credessi un tempo come funzionano le cose.
E il problema è che dopo un casino del genere, chi altri avrà poi il coraggio di proporre qualcosa di nuovo, se poi si deve sempre andare incontro a reazioni del genere? Fomentate da giornalisti che non hanno saputo fare il loro lavoro, perché a costo di una twitterata in più, una visita in più sul proprio sito, si parla a vanvera.

Ma gli adulti sono così ossessionati dal sesso che se un progetto prevede che a un certo punto si chieda ai bambini di toccarsi, l'intento debba per forza essere sessuale? Se chiedo a un bambino di 4 anni di toccare il suo compagno, questo gli toccherà la spalla, il petto, la faccia, lo prenderà per mano, ma secondo voi, sul serio, il bambino di 4 anni toccherà i genitali dell'altro? E se anche lo facesse, ve li ricordate forse i vostri impulsi sessuali di quell'età?
Non entro nel merito, non sono psicologa e non ho voce in capitolo, ma temo che ci sia un problema di vocabolario nella nostra società, e cioè che le connotazioni hanno superato le denotazioni (e in quanto linguista so di che cosa sto parlando, qui sì), che i termini si sono svuotati del loro significato originario e ormai vengono recepiti solo per le loro allusioni, i loro significati possibilmente peggiorativi. Perché non ormai comunicare con trasparenza è attività di pochi, perché, in fondo, non  comunicare sul serio, riflettere, leggere bene un messaggio prima di sparare a zero richiede più tempo (e più buonsenso). Manca il senso critico e si preferisce gridare allo scandalo.

Bisognerebbe studiare più filosofia a scuola per imparare a ragionare, questa è la verità. 

Commenti

bob ha detto…
Quanto ti capisco. C'e' un problema di fondo che hai ben evidenziato dicendo che il linguaggio si sta svuotando di significato e che comunicare e comprendere con chiarezza sono diventate attivita' rarissime, ma vorrei aggiungere un altro paio di fattori. C'e' il cosiddetto analfabetismo funzionale, fenomeno spaventoso che affligge una parte enorme della popolazione, che non e' quindi in grado di comprendere appieno concetti mediamente complessi. Il problema e' che questa stessa gente, e qui arrivo al punto due, pensa di avere voce in capitolo su argomenti dei quali non sa nulla e non puo' capire nulla. Tu hai l'umilta' di dire che non sei una psicologa e non entri nel merito tecnico della questione (questo e' uno dei tanti motivi per cui leggo il tuo blog, mi piace come pensi), ma la maggior parte della gente pensa che la loro opinione e quella di un medico, di uno psicologo, di un biologo, di un fisico nucleare, abbiano la stessa validita'. Sappiamo benissimo che non e' cosi' e a dare ascolto a questa gente si finisce che si mettono in discussione concetti e pratiche che vengono da secoli di ricerca e che hanno innegabilmente migliorato le condizioni della civilta' intera. Sto parlando dei vaccini, di una dieta completa ed equilibrata, della scolarizzazione, ecc. Per concludere, il problema non e' solo l'ignoranza, ma anche la presunzione ("ciuccio e presuntuoso" si dice dalle mie parti).
Miky ha detto…
esatto, stanno diventando dei veri e propri "tipi": presumono di possedere la sola e unica verità, diffondono notizie false o travisate, e con loro non riesci a discutere perché devono avere ragione a tutti i costi, quindi non ragionano in base ai fatti, ma in base a ciò che fa loro comodo capire. e non ne senti mai uno dire "sì, a questo non avevo pensato, forse ho sbagliato". in più fanno pure proselitismo.
se penso ai vaccini e alla crociata di alcuni contro i medici "tutti stipendiati da BigPharma"... il fatto è che alcuni problemi sono cose di cui si potrebbe anche discutere seriamente, nessuno dice che non sia necessario farlo, anzi. ma all'improvviso sono tutti dottori, poi se chiedi come funziona un vaccino (lezione di scienze di quando? scuole medie?) non sanno nemmeno che cos'è. ho letto da qualche parte il titolo "ecco come un vaccino ha trasmesso il virus del cancro". virus del cancro. ci rendiamo conto? poi basta scrivere che un medico l'ha ammesso e via tutti a condividere una stupidata mondiale.
Patalice ha detto…
purtroppo la retorica pare non avere più importanza, invece è degna e meritevole di attenzione e di riguardo assoluti... non so dove ne chi, ne perché ce ne si dimentichi tanto spesso, ma le nostre parole vuote, sono date da cervelli criptati ed anime sfasate a mille

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