Come tutte le cose che si sono impregnate del consumismo, quando organizzi il tuo matrimonio ti rendi conto di quante assurdità siano state inventate per far sì che la gente spenda un patrimonio, naturalmente. Mi auguro che la cosa per cui spenderemo di più sia soltanto il ricevimento, cioè il cibo che offriremo agli invitati, perché alla fine è questo quello che dovrebbe essere, una volta nella vita ci troviamo tutti insieme, parenti e amici, facciamo un festòn e ognuno per la sua strada.
Sì, il matrimonio dei miei sogni sarebbe: io, lui, i testimoni e che so, i genitori ecco. Poi però se penso all'espressione felice di mia nonna, 91 anni, quando le ho detto che ci sposiamo, be', mi ha fatto tanta tenerezza che non potrei certo non invitarla. Anche perché non credo che mia nonna riceva molte soddisfazioni da parte mia, ecco. Poi anche quando ti accorgi dell'affetto che gli amici provano per te, per noi come coppia, quanto ti mostrano la loro felicità pure loro, dico ok, facciamola questa festa tutti quanti e non se ne parli più. Però non voglio perdere di vista l'essenziale.
Messa così sembra che non sia contenta, ma invece sono davvero felice!
Sono felice di non avere un anello di fidanzamento, ma di aver deciso insieme, di fare insieme, una cosa insieme che volevamo insieme e di cui abbiamo parlato insieme. Perché direi che "insieme" dovrebbe essere la parola chiave. Soprattutto sono molto felice che non mi abbia messa in imbarazzo chiedendomi in ginocchio in pubblico o davanti a qualche parente di sposarlo, perché (sarei stata felice, eh, mica dico di no) ma non sono molto fatta per questo genere di cose.
Alcune cose, invece, mi piacciono già: la fotografa sarà una donna, e questo è un di più al fatto che sia pure brava (almeno, per quel che capisco io).
Il vestito me lo farò fare, almeno credo, e non in atelier, ma dalla futura suocera. Se non cambiamo idea per qualche motivo. E magari ci scappa che lo riuso, invece di comprare una cosa costosa che non rimetterò mai. (Questo l'ho detto anche per i vestiti che ho comprato per andare ai matrimoni degli altri, poi in genere non li ho riusati mai, sia chiaro. Ma questo perché sono più tipo da jeans e converse.)
La cosa che mi spaventa di più, invece, sono i segnaposto. È da quando mi informo sulle cose da fare per organizzare un matrimonio che mi chiedo: ma chi li ha inventati i segnaposto? Ora, non dico che scriverò una cosa del tipo: "siete adulti, sedetevi dove vi pare", ma non ho certo intenzione di "fronzolare" tanto... insomma, come al solito mi trovo a dover conciliare la mia natura "contro" con l'accondiscendenza verso i vecchiacci (detto con dolcezza e un buffetto sulla guancia, sia chiaro, un irriverente e fastidioso buffetto sulla guancia :D). D'altra parte sono una bilancia, io, e non ho mai vita facile con questa storia dell'equilibrio...
Sì, il matrimonio dei miei sogni sarebbe: io, lui, i testimoni e che so, i genitori ecco. Poi però se penso all'espressione felice di mia nonna, 91 anni, quando le ho detto che ci sposiamo, be', mi ha fatto tanta tenerezza che non potrei certo non invitarla. Anche perché non credo che mia nonna riceva molte soddisfazioni da parte mia, ecco. Poi anche quando ti accorgi dell'affetto che gli amici provano per te, per noi come coppia, quanto ti mostrano la loro felicità pure loro, dico ok, facciamola questa festa tutti quanti e non se ne parli più. Però non voglio perdere di vista l'essenziale.
Messa così sembra che non sia contenta, ma invece sono davvero felice!
Sono felice di non avere un anello di fidanzamento, ma di aver deciso insieme, di fare insieme, una cosa insieme che volevamo insieme e di cui abbiamo parlato insieme. Perché direi che "insieme" dovrebbe essere la parola chiave. Soprattutto sono molto felice che non mi abbia messa in imbarazzo chiedendomi in ginocchio in pubblico o davanti a qualche parente di sposarlo, perché (sarei stata felice, eh, mica dico di no) ma non sono molto fatta per questo genere di cose.
Alcune cose, invece, mi piacciono già: la fotografa sarà una donna, e questo è un di più al fatto che sia pure brava (almeno, per quel che capisco io).
Il vestito me lo farò fare, almeno credo, e non in atelier, ma dalla futura suocera. Se non cambiamo idea per qualche motivo. E magari ci scappa che lo riuso, invece di comprare una cosa costosa che non rimetterò mai. (Questo l'ho detto anche per i vestiti che ho comprato per andare ai matrimoni degli altri, poi in genere non li ho riusati mai, sia chiaro. Ma questo perché sono più tipo da jeans e converse.)
La cosa che mi spaventa di più, invece, sono i segnaposto. È da quando mi informo sulle cose da fare per organizzare un matrimonio che mi chiedo: ma chi li ha inventati i segnaposto? Ora, non dico che scriverò una cosa del tipo: "siete adulti, sedetevi dove vi pare", ma non ho certo intenzione di "fronzolare" tanto... insomma, come al solito mi trovo a dover conciliare la mia natura "contro" con l'accondiscendenza verso i vecchiacci (detto con dolcezza e un buffetto sulla guancia, sia chiaro, un irriverente e fastidioso buffetto sulla guancia :D). D'altra parte sono una bilancia, io, e non ho mai vita facile con questa storia dell'equilibrio...
Commenti
Stop. :-)
un amico ci fa: al matrimonio di pinco pallino avevano fatto le lanterne cinesi volanti, voi cosa fate?
risposta: è un matrimonio, mica Carnevale. :D
http://www.express.co.uk/news/uk/426641/The-lavish-wedding-for-just-a-pound
Tradizionale e completo, ma senza esagerazioni.