C'era questa convinzione, diffusa a partire dagli anni Novanta, che la storia più corta mai scritta l'avesse inventata Ernest Hemingway a seguito di una scommessa. Solo sei parole: For sale: baby shoes, never worn. (Vendesi: scarpette da neonato, mai usate.) Non è di Hemingway, ma è un esempio perfetto, forse il più estremo di quella che viene definita flash fiction. Poche parole tratteggiano una situazione ma tutto sta nel non detto: perché è lì che l'immaginazione vola e compone un quadro. Per quanto simili, i quadri di ogni lettore saranno comunque differenti. Quindi sei parole, infinite possibili storie. Il potere dei silenzi, il potere del non detto (che è diverso dal silenzio), il potere delle assenze, delle mancate presenze. Ieri era la festa del papà, l'altro ieri l'anniversario della morte del mio, di papà, e ho pensato proprio a questo, alle assenze. Perché in tutta la mia vita, la presenza di mio padre è stata soprattutto interruzione dell'assenza, qu...
Sono come bolle di sapone i luoghi di felicità che mi cerco o mi creo per consolarmi quando fuori il nero avanza. È una bolla di felicità la serata di prove al coro. Ma è una bolla di felicità anche la chat di telegram con le amiche. Una bolla di felicità è un pranzo fuori con mio marito deciso all'ultimo momento, il tempo con mia figlia strette sul divano o a giocare, e poi un film, le pagine di un libro, scrivere la frase giusta. È una bolla di felicità la canzone che ti strappa via il cuore e quella che te lo rimette a posto. Le mie bolle di felicità mi danzano davanti agli occhi, trasparenti con lievi riflessi colorati che cambiano mentre loro volano e vorticano. Hanno il profumo del sapone, sanno di pulito, non c'è alcuna sfumatura di nero in una bolla di sapone, non c'è niente che non sia leggerezza. Vorrei riuscire a non avvicinarmi troppo per non farle volare via lontano, dove non le posso più raggiungere. Vorrei riuscire a non farle scoppiare mai, ma si sa, è nella...