L'anno è iniziato ormai da un po' e sto cercando di capire che direzione voglio dargli. Perché è stato un periodo un po' caotico, nella mia testa. Ho approfittato delle vacanze per andare a correre tanto e per leggere tanto, e devo dire che ne sono stata felice. Vorrei continuare con entrambe le cose, almeno per il tempo che mi è concesso al di là del lavoro, e credo di aver bisogno di fare qualcos'altro per sentirmi meglio. Nei momenti difficili, quando il loop di pensieri negativi porta pericolosamente verso i confini del dirupo, il modo migliore per voltargli le spalle è impegnarmi in qualcosa di concreto che mi faccia sentire meglio. Un'esperienza che mi migliori, una cosa nuova mai fatta prima, insomma, qualcosa di questo tipo. Già riprendere abitudini buone un po' abbandonate ha aiutato. È come un bisogno di sentirmi più completa, più arricchita. Ieri sono andata a correre, ho fatto 7 km in mezzo a una nebbia abbastanza bassa. Avevo la sensazione che stess...
A volte la sensazione è come essere in un bel posto, bellissimo perfino, un prato accanto a un bosco, il sole che filtra fra i rami, non fa né troppo caldo né troppo freddo, non c'è troppa luce né troppo buio, l'erba non punge perché non è stata appena tagliata, ma non è troppo alta e incolta, non ci sono moscerini fastidiosi, solo farfalle multicolori e api che si posano sui fiori ma non troppo vicine da spaventarti. Sei su una coperta, c'è un cestino da picnic, la compagnia è ottima, il cielo è terso, la brezza leggera, i sandwich gustosi. E poi all'improvviso ti ritrovi in mezzo a una pista da corsa, deve aver piovuto perché è tutto bagnato a terra ma ora nell'aria carica di umidità c'è una specie di nebbia sospesa, non toglie la visuale ma toglie il fiato, il cielo è grigio, la gara non sai nemmeno se è iniziata o quasi finita, per il semplice motivo che nemmeno sapevi ci fosse una gara, eppure hai il numero appuntato al petto, ma il traguardo è lontano, o f...