A inizio agosto siamo tornati alle Cinque Terre dopo quasi dieci anni, sono cambiate ma sempre uguali, il mare lo troviamo sempre molto mosso ma rende il paesaggio ancor più affascinante, certo è tutto una trappola per i turisti ma se c'è una cosa che ho imparato è guardare oltre, godermi il paesaggio e lo sfondo e pazienza per il resto. Soprattutto, partire quasi di colpo appena consegnato l'ultimo lavoro mi ha dato modo di godermi pure il terrazzo dell'appartamento dove ho incredibilmente letto (in viaggio non ci riesco quasi mai), anzi ho proprio finito un libro con sullo sfondo il rumore delle onde che si infrangevano sulle rocce di Riomaggiore. Non male, direi.
Sembra incredibile come ogni volta stare di fronte a un mare molto agitato riesca a calmare me, a darmi energia e farmi fare pace con me stessa. Forse ciò che di impetuoso c'è dentro di me ed è abituato a restare confinato entro i limiti del mio corpo e della mia testa si riconosce nel tumulto delle onde.
E a dispetto dell'angoscia che può provocare, fa sentire vivi come mai prima.
Ora voglio solo approdare alla fine di agosto sperando di trovare, a settembre, il mare calmo e luccicante sotto le luci del tramonto.
E poi... poi si vedrà.
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