Non avevo il mare vicino e di certo non ero in Brasile, ieri sera, ma se avessi saputo di questa tradizione forse mi sarei messa da qualche parte a saltare ed esprimere desideri.
Forse l'avrei vissuto più come auspicio di riuscire a saltare gli ostacoli in arrivo e lasciare che la schiuma arrivi a riva portandosi via, dietro di me, difficoltà e ansie degli ultimi mesi. Per cominciare con sguardo leggero, animo sgombro e illuminato, mente lucida e ferma.
Invece noi scemi ci appesantiamo di cibo e di alcol e soffochiamo così ogni cosa. Ma almeno ieri sera eravamo con gli amici, quelli importanti. E alcuni nuovi e simpatici.
Non faccio mai chissà quali buoni propositi per l'anno nuovo, forse perché mi viene l'ansia di disattenderli, forse tanto per cambiare potrei proprio farli e vedere cosa succede.
Il primo, quello più importante, me lo sono promessa a fine anno mentre, abbracciata a mio marito in un momento di sconforto e sull'orlo delle lacrime, dichiaravo di avere bisogno di "fare qualcosa per me, per volermi più bene".
Anche se solo dichiarato, spero sia il primo passo per farlo davvero.
Auguro a chiunque passi di qua un buon anno, e penso che anche se non abbiamo il mare vicino, non siamo in Brasile e la mezzanotte del 31 dicembre è passata da un po', le nostre sette onde e i nostri sette desideri possiamo prenderceli lo stesso, quindi vi auguro di farlo, sperando che funzioni.
Commenti
sì, credo anch'io che 7 desideri (per me) posson bastare.
come le 10 ragazze della canzone di Battisti.