Passa ai contenuti principali

SoloCoseBelle 1

In attesa di darvi anche quel che promisi (non l'ho dimenticato, è solo che ho bisogno di tempo) ecco un po' di parole ben spese su quello che la rete ci può regalare. In internet si scoprono ogni giorno nuovi mondi, anzi direi proprio nuovi pianeti, tanto che gli astronomi impallidiscono per la concorrenza.
Gravitare attorno ad alcuni blog o siti interessanti mi riempie di ispirazioni e di gioia per le cose che si possono fare nella vita, e la passione che le persone ci mettono nel loro operato mi fa pensare che sì, vale la pena sforzarsi, faticare, soffrire per le proprie passioni, per quello che ci rende noi stessi, quello che più ci piace fare, quello per cui siamo davvero portati. Ecco, quindi che di tanto in tanto vi proporrò qualcosa di questo mondo inafferrabile e concreto al tempo stesso.

Oggi inizio da Pretty in Mad, che vi ho già nominato più volte, lo so, ma ora lo voglio fare bene. Prima di tutto perché ho finalmente avuto l'ebbrezza di toccare con mano una delle sue bellissime creazioni.
Partiamo dall'inizio: a settembre mi sono fatta regalare il Kindle per il compleanno, e qui la rivoluzione del mondo della lettura non ha portato stravolgimenti se non nel conto in banca. Ma con il Kindle è subito nato un nuovo bisogno: un portakindle. Tenerlo in mano così, nudo, leggero com'è non è un problema, ma quando lo infilavo in borsa (e non vi dico quale piacere è per me potermi portare in giro in qualunque occasione i libri che ci sono dentro) temevo sempre per la sua incolumità. Ho tergiversato, sfogliando annoiata le varie offerte di amazon, ma nessuna custodia per Kindle mi convinceva veramente.
Mesi fa ho iniziato a seguire il blog di Pretty in Mad, perché mi piace molto leggere e stare al passo con le attività di persone che fanno cose che io non sarei mai in grado di realizzare! Il suo motto è "Sewing, cast and cameras. What else?". Insomma, un blog che mette a nudo le sue passioni e finisce per creare a partire da quello uno small business, che secondo me ha tutte le carte in regola per diventare altro che small! 
E un giorno accade che anche lei acquista il Kindle. E anche lei deve aver avuto il bisogno di dare al suo e-reader un posto dove stare. E così, a differenza mia che mi sono tenuta il mio bisogno in attesa che da qualche parte spuntasse una soluzione, lei ha iniziato a creare i suoi bellissimi Kindlecases! Perfetti perché li puoi infilare in borsa, utili anche per portarsi dietro il caricabatterie nell'apposito taschino e soprattutto belli, belli perché la scelta delle stoffe di Pretty in Mad è sempre molto accurata.
Così, finalmente un giorno mi sono decisa: era il momento di farmi un bel regalo. Ho contattato la diretta interessata sul suo profilo Facebook chiedendole quali Kindlecases fossero disponibili. Mi ha fatto vedere con quali stoffe avrebbe potuto realizzarne uno per me, stava a me la scelta! E io mi sono innamorata di questo bellissimo tessuto sui toni del grigio-nero e rosso, ed era proprio quello che volevo. Deciso, fatto! In pochi giorni il Kindlecase era pronto, e in altrettanto poco tempo il pacco è arrivato dritto dritto nelle mie mani (be', passando per quelle del postino, ovviamente).

ecco come arriva un pacco Pretty in Mad
rapida ispezione postale
da parte di canetto














Il pacco che ti manda Pretty in Mad è una vera esperienza: più personalizzato di così non si può, e ci sono pure le caramelle!
Ed eccolo qui il mio Kindlecase: sono davvero molto soddisfatta, innanzitutto perché è bello (vorrei darmi delle pacche sulle spalle per la scelta, ma diciamoci la verità, è tutto merito di PIM e basta!), è in ecopelle e stoffa, ha un apposito taschino dove poter infilare il caricabatterie (o quello che più ti pare) è un po' imbottito dentro e morbido, insomma, adesso posso mettere il mio Kindle in borsa senza temere che si graffi o si rovini, e soprattutto quando lo tiro fuori posso sfoggiare questo bellissimo accessorio fatto a mano! 

il Kindlecase unico e originale targato
Pretty in Mad!

Il mio consiglio quindi è questo: visitate il blog di PIM che è bello, pieno di foto e di racconti sulla sua attività (oddio, quasi dimenticavo, e di gatti! – impossibile non innamorarsi di Mister) e se vi piacciono le sue creazioni passate anche dal suo negozio Etsy. In ogni caso nel suo blog trovate tutti i link!

Bene, non mi resta che augurare buona giornata di sole (almeno qui) a tutti!
M

Commenti

Mareva ha detto…
Quanto è fantastica lei? Ho fatto anche io acquisti ed è l'amore <3
Miky ha detto…
sì, è veramente brava, e il suo stile mi piace molto! e poi risponde sempre a tutti, consiglia... insomma, una bella esperienza a tutto tondo :)
Pretty in Mad ha detto…
adesso mi commuovo.... grazie infinite, con il cuore, davvero!
SR ha detto…
Eh si, Erika è bravissima ma non solo. Ci siamo conosciute in un gruppo FB e da li è nata un'amicizia tra creative che ci ha portato a scambiarci idee, consigli e punti di vista. Il suo blog merita decisamente una visita!
Poiss ha detto…
E' meravigliosa lei ❤️
Pretty in Mad ha detto…
ragazze adesso basta con tutti questi complimenti che dopo piango.

Post popolari in questo blog

Il mondo muto di Hector Mann

Insomma, Paul Auster. Il libro delle illusioni . David Zimmer è un professore universitario che d'improvviso perde tutto ciò che ama, in un modo che naturalmente sottolinea attraverso una serie di coincidenze: se non avessi, se l'insegnante di mio figlio non avesse, se... Ma è andata come è andata. Si rinchiude nel suo dolore e nelle bottiglie di whiskey quando, un giorno, guardando a caso una scena di un film muto, ride. Allora non tutto è perduto!, pensa. Sono ancora vivo. E così cerca di scoprire qualcosa su questo attore, Hector Mann, che è riuscito a farlo ridere in un momento tanto disperato. E scopre cose molto interessanti. Tipo che dopo il 1929 è sparito e di lui non si sa nulla. Sicuro come l'oro, ormai è morto. Decide di vedere tutti i suoi film, ma per farlo è costretto a viaggiare. E il fatto di dover anche prendere l'aereo non è cosa da poco, per lui. È interessante anche il suo incontro e dialogo con il dottor Singh, per farsi prescrivere de...

Tenacia

Solo io e le papere, ieri pomeriggio, imperterrite sotto la pioggia ai laghetti. Tenace è un aggettivo che mi piacerebbe mi venisse attribuito, non so quanto appaia all'esterno, anche se penso di sembrare meno tenace di quanto sia in realtà, o di quanto sia capace d'essere. Tenace sarà la mia parola di quest'anno, come aspirazione quanto meno, perché se non riesci ad attraversare tutto sempre con leggerezza, che è ciò che mi piacerebbe fare ma forse non è il momento giusto, allora è al tener duro che voglio aspirare. Forse mi prendo una pausa dal blog, che non importa a nessuno, ma devo dirlo a me stessa perché è sempre stato un bel rifugio ma ora non lo sento più così. Mi ci sento legata ma in questo momento il legame ha anche un sapore negativo, che non sto a spiegare, e credo di avere bisogno di liberarmene per un po'. Non un addio, solo un "non lo so". Ciao

Tuffi

Cercando un'informazione di cui avevo bisogno fra i messaggi WhatsApp con mio marito, ho trovato conversazioni risalenti a una delle tante vita di prima, più precisamente quella in cui nostra figlia era molto piccola e io lavoravo solo il pomeriggio. Trascorrevamo le mattinate insieme, inforcavo la bici e la portavo al parco, tornavamo a casa e faceva un riposino mentre preparavo il pranzo, insomma, tutte quelle cose che mi sembrano lontane anni luce, ormai. È stato un momento molto tenero, con svariati piccoli tuffi al cuore al comparire di una foto di lei addormentata sul divano mentre guardava George la scimmia o di quando ancora mangiava il pesce senza lamentarsi. Durante le vacanze, un giorno eravamo in acqua a San Vito lo Capo e Ale le stava facendo fare i tuffi in acqua, a proposito di tuffi, e a un certo punto ha detto: "Godiamocela finché è ancora così, perché durerà ancora poco". Altro tuffo al cuore. Uccisa. Vacanza rovinata. Grazie tante. No, scherzo, però ci ...