Quest'anno ho cambiato palestra. Che è una grandissima cazzata, nel senso, chi se ne frega, capirai che cambiamento... Però devo ammettere che è meno cazzata di quanto possa sembrare.
Prima di venire a vivere qui non avevo mai frequentato una palestra o posti simili, la mia sportività nel tempo si era ridotta quasi a zero, aggiungiamoci che odio le piscine e quindi nemmeno a nuotare o a fare aquagym, proprio nulla!
Poi sono venuta ad abitare qui, ed era il 2011, un anno che è stato strano più di quanto potessi mai immaginare: è stato l'anno in cui ho lavorato dal notaio odiando in tutto e per tutto quello che facevo, ma anche l'anno in cui è uscito il primo libro tradotto da me, e poi è stato l'anno in cui è morto mio papà, mettendo fine a dodici mesi strani e sofferenti nei quali tutta la mia famiglia sembrava andare avanti galleggiando. Ma è stato anche l'anno in cui per fortuna il contratto dal notaio è scaduto, in concomitanza con l'arrivo di un altro libro da tradurre e con il trasloco e l'inizio della mia convivenza con Ale. Insomma, il 2011 è stato a tutti gli effetti un anno di cambiamenti, anzi, direi di stravolgimenti.
A parte la parentesi notaio, e l'anno di tirocinio, per il resto ho lavorato per gran parte del mio tempo da casa, collaborando da esterna mentre poi continuavo anche a studiare. È una condizione che mi piace, e finché ero a casa di mia mamma, nel paese in cui sono cresciuta eccetera stavo più che bene. Quando però mi sono trasferita qui ero un pesce fuor d'acqua. Le amiche sono tutte lontane, e lo erano anche prima, ma ora anche la famiglia è tutta lontana, non di molto, ma se primo dovevo solo scendere una rampa di scale o fare 10 minuti di strada ora mi ci vuole mezz'ora. Sono cambiati tempi, ritmi, tutto. E poi Ale lavora fuori tutto il giorno, e io sono tutto il giorno qui. Lavoro anch'io e di certo il tempo non mi pesa, sono impegnatissima, ma avevo abbastanza paura di ritrovarmi in difficoltà. Che non è bene quando già devi comunque affrontare un cambiamento di vita come la convivenza.
Così ho detto, da qualche parte devo pur cominciare a creare una nuova me, con nuove abitudini, e ho iniziato a cercare quali corsi in palestra potevano fare al caso mio. Ho trovato qualcosa di poco costoso che andasse incontro alle mie esigenze ed è stato uno svago che mi è stato molto utile: ho legato con alcune persone che altrimenti non avrei mai conosciuto, e mi trovavo molto bene.
Dopo tre anni alcune cose sono cambiate: a parte i prezzi più alti per il servizio offerto, ma soprattutto le uniche persone con le quali mi sono intrattenuta sul serio prima di ogni lezione negli ultimi tre anni hanno deciso di cambiare palestra. Così ho cambiato anch'io, ma non ho seguito loro. Ho deciso di cogliere i cambiamenti come opportunità per fare cose nuove, e sono andata da un'altra parte, dove non conosco nessuno e dove è tutto nuovo. Di là mi ero trovata bene subito con le persone che avevo conosciuto, di qua ancora non so dirlo, e anche se il clima è diverso e non ho ancora legato con nessuno, non importa. Sto scoprendo quanto mi piaccia cambiare le piccole cose che diamo per scontate, solo per il gusto di vedere com'è fare le cose da un'altra prospettiva.
E poi finalmente quest'anno seguirò un corso di grafica che sono anni che sto cercando: a novembre ne parte uno, sarà una vera smazzolata perché dovrò andare fino a Udine ogni mercoledì sera per fare tre ore di lezione, ma non importa. Ci ho pensato bene prima di decidere, perché rispetto a una volta ora ho davvero un sacco di impegni, ma anche questa era un'occasione da cogliere, oltre al fatto che mi torna utile per lavoro e potrebbe tornarmi utile anche in futuro.
Quindi, ho idea che arriverà dicembre prima che me ne accorga. Dovrebbe essere un bene, no?
Prima di venire a vivere qui non avevo mai frequentato una palestra o posti simili, la mia sportività nel tempo si era ridotta quasi a zero, aggiungiamoci che odio le piscine e quindi nemmeno a nuotare o a fare aquagym, proprio nulla!
Poi sono venuta ad abitare qui, ed era il 2011, un anno che è stato strano più di quanto potessi mai immaginare: è stato l'anno in cui ho lavorato dal notaio odiando in tutto e per tutto quello che facevo, ma anche l'anno in cui è uscito il primo libro tradotto da me, e poi è stato l'anno in cui è morto mio papà, mettendo fine a dodici mesi strani e sofferenti nei quali tutta la mia famiglia sembrava andare avanti galleggiando. Ma è stato anche l'anno in cui per fortuna il contratto dal notaio è scaduto, in concomitanza con l'arrivo di un altro libro da tradurre e con il trasloco e l'inizio della mia convivenza con Ale. Insomma, il 2011 è stato a tutti gli effetti un anno di cambiamenti, anzi, direi di stravolgimenti.
A parte la parentesi notaio, e l'anno di tirocinio, per il resto ho lavorato per gran parte del mio tempo da casa, collaborando da esterna mentre poi continuavo anche a studiare. È una condizione che mi piace, e finché ero a casa di mia mamma, nel paese in cui sono cresciuta eccetera stavo più che bene. Quando però mi sono trasferita qui ero un pesce fuor d'acqua. Le amiche sono tutte lontane, e lo erano anche prima, ma ora anche la famiglia è tutta lontana, non di molto, ma se primo dovevo solo scendere una rampa di scale o fare 10 minuti di strada ora mi ci vuole mezz'ora. Sono cambiati tempi, ritmi, tutto. E poi Ale lavora fuori tutto il giorno, e io sono tutto il giorno qui. Lavoro anch'io e di certo il tempo non mi pesa, sono impegnatissima, ma avevo abbastanza paura di ritrovarmi in difficoltà. Che non è bene quando già devi comunque affrontare un cambiamento di vita come la convivenza.
Così ho detto, da qualche parte devo pur cominciare a creare una nuova me, con nuove abitudini, e ho iniziato a cercare quali corsi in palestra potevano fare al caso mio. Ho trovato qualcosa di poco costoso che andasse incontro alle mie esigenze ed è stato uno svago che mi è stato molto utile: ho legato con alcune persone che altrimenti non avrei mai conosciuto, e mi trovavo molto bene.
Dopo tre anni alcune cose sono cambiate: a parte i prezzi più alti per il servizio offerto, ma soprattutto le uniche persone con le quali mi sono intrattenuta sul serio prima di ogni lezione negli ultimi tre anni hanno deciso di cambiare palestra. Così ho cambiato anch'io, ma non ho seguito loro. Ho deciso di cogliere i cambiamenti come opportunità per fare cose nuove, e sono andata da un'altra parte, dove non conosco nessuno e dove è tutto nuovo. Di là mi ero trovata bene subito con le persone che avevo conosciuto, di qua ancora non so dirlo, e anche se il clima è diverso e non ho ancora legato con nessuno, non importa. Sto scoprendo quanto mi piaccia cambiare le piccole cose che diamo per scontate, solo per il gusto di vedere com'è fare le cose da un'altra prospettiva.
E poi finalmente quest'anno seguirò un corso di grafica che sono anni che sto cercando: a novembre ne parte uno, sarà una vera smazzolata perché dovrò andare fino a Udine ogni mercoledì sera per fare tre ore di lezione, ma non importa. Ci ho pensato bene prima di decidere, perché rispetto a una volta ora ho davvero un sacco di impegni, ma anche questa era un'occasione da cogliere, oltre al fatto che mi torna utile per lavoro e potrebbe tornarmi utile anche in futuro.
Quindi, ho idea che arriverà dicembre prima che me ne accorga. Dovrebbe essere un bene, no?
Commenti
Il corso di grafica, visto che ti piace, fai bene a farlo: è il momento giusto se hai tempo, quindi vai così!
Moz-
Quindi fai un bel respiro e vai.
Io l'ho fatto ed è una figata perché ti senti viva! :-)