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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

FEFF numero 16

Che bello questo tour de force di ponti primaverili che, al contrario delle solite monotone settimane, rendono tutto più movimentato e un po' frizzante. Se il giorno dopo non devi lavorare, ogni sera diventa un sabato da passare in giro o a casa fino a tardi ma pur sempre in relax. Bello. Adesso che l'organizzazione del weekend lungo è definita, mi rimane solo da sfruttare al massimo le sere e i pomeriggi liberi per scegliere quali film cino-giappi del Far East andare a vedere. Visto che non è più come una volta, che a Udine ci ero sempre e quindi passavo al Far East quando volevo, ora è tutto più sacrificato, ma non importa perché comunque almeno una capatina al festival la faccio ogni anno. Perciò, calendario dei film alla mano, vediamo un po' cosa si riesce a fare.  Ma la proiezione di mezzanotte è sparita? Una volta c'era sempre un film a mezzanotte, nei primi anni erano erotici a dire il vero, mentre negli ultimi mi pare che anche no... invece qui non ci sono...

Vittoria

Nike di Samotracia Museo del Louvre, Parigi Quello che ereditiamo dalle persone, a volte, forse dipende un po' da noi. Io so di avere tratti simili a mia mamma, ma so anche che ci sono cose che sono solo del papà. E ci sono cose, credo, che forse sono solo mie. Magari con l'esempio, buono o cattivo degli altri, uno può cercare di diventare migliore, di non commettere gli stessi errori e di essere la persona che vuole essere. In passato mi sono sforzata di essere quello che volevo e ci sono riuscita, superando miei limiti personali che ora non fanno più parte di me. Voglio dire, con l'impegno si può fare tutto, ne sono assolutamente convinta. Tranne quando stanno per venirti le mestruazioni, quello è un periodo in cui non si può pretendere di evitare l'acidità :) Scherzi a parte, se c'è una cosa che vorrei aver ereditato, e non so se è così, è la forza di mia nonna. Mia nonna non è un buon esempio in tante cose: una di quelle donne che litigano con le sorelle e...

Auguri

Tanti auguri al mio papone, che oggi compirebbe 57 anni ma ci ha fregati tutti e ne ha ancora 53. Questa foto l'avevo scelta l'ultimo anno di asilo, da mettere su un lavoretto per la festa del papà. Una delle mie preferite di sempre. ... ma quanto secche erano le gambe di mio fratello? E pure le mie... :)

Ho per maestro di vita un quadrupede abbandonato

Oggi a due passi da casa il panorama è questo, perciò ringrazio il mio cane che mi costringe a passeggiare anche quando non avrei il tempo per farlo, facendomi rigenerare corpo e spirito quando la prospettiva sarebbe invece quella di restare davanti al pc tutto il giorno, ricordandomi che c'è altro e tre quarti d'ora "persi" non sono la fine del mondo, che tempo di recuperare ce n'è sempre e che la vita è vita, e basta. E la natura è uno spettacolo che sa mozzarti il fiato.

Un fiore

Non sono una grande amante dei fiori. Sono belli, ma non mi piace particolarmente averli in casa. O anche sì, ma di certo non sono brava a occuparmene. Gli unici fiori che amo davvero sono le calle, le calle bianche. Le amo perché sembrano così forti e perché nascono nei fossi, laggiù dove mia nonna si avventurava a raccoglierle per poi metterle nel vaso che campeggiava tutti i giorni d'estate in mezzo alla tavola. Forse quand'ero piccola non pensavo nemmeno che fossero dei veri e propri fiori, li pensavo più come delle piante, così grandi e con i petali che sembrano foglie, solo bianche. Adesso mia nonna non le va più a prendere giù nel fosso, un po' perché le gambe non glielo permettono, un po' perché quel fosso è stato ridotto per allargare la strada che ci corre davanti, e così le calle le coltiva nell'orto. Ora come allora, vedere una calla mi fa sentire il fresco della cucina di mia nonna, che anche d'estate riusciva, e riesce tuttora, a restare di un...

Sempre di domenica

Nonostante tutti i pensieri, le preoccupazioni o anche soltanto la stanchezza, la cosa importante è riuscire a non portare tutto questo bagaglio a casa. Non che non si debba parlare di lavoro, ma mi pare naturale che lo sfogo vada relegato a quei dieci minuti di condivisione della giornata, e poi basta. Per fortuna è possibile e si fa. Perché la sera, quando non puoi risolvere problemi che tanto vale rimandare al mattino dopo, allora cerchi di relegare nell'angolino della mente tutte le cose che possono minacciare la tranquillità. Nervosismo compreso. E per fortuna che esistono queste pause. E che esistono i fine settimana. Io spesso durante il fine settimana mi ritrovo a dover lavorare per qualche scadenza urgente, e il mio moroso spesso si ritrova a non riuscire a staccare il pensiero dai problemi che deve risolvere il lunedì. Ma ci sforziamo sempre di lasciare tutto alle spalle e riprendere i fili più tardi, facendo attenzione a non arrabbiarci per niente solo perché siamo nerv...