Passa ai contenuti principali

Let it snow... ma anche no.

Eccomi qui, tutta sola per tre giorni (canetto direbbe: come sola? ci sono io, ma non lo dice perché sta dormendo, come sempre). Non che io non abbia circa un milione di cose da fare nel frattempo, ma è comunque la prima volta da quando abito qui che dormirò senza il mio amore. Eh, non siamo di quelli abituati a stare lontani, infatti era tutto dispiaciuto pure lui di partire... ma sono solo tre giorni, spero passino in un lampo.
Insomma in Friuli la neve non si fa vedere! Non che mi dispiaccia, la neve è bella in montagna quaggiù è solo una rottura di cojò. Sì perché anche se ci siamo vicini, non è che siamo in in Austria che per quanto nevichi poi le strade sono pulite. Quando sono arrivata a Klagenfurt a fine febbraio nel 2006 mi sono ritrovata tutta questa neve ammassata ai lati delle strade, anche quelle un po' più piccole, ma nessun problema logistico. E nevicava ancora.
Ieri mattina qui ne è scesa un po' per una mezz'oretta scarsa, giusto per dire "sì sì ci sono, ma non ho voglia". Tanto meglio, dico io. Davanti alla coop quella poca si era già ghiacciata ed era davvero solo una spolverata!
Parlando d'altro: Leggere:tutti è una rivista che ho trovato in distribuzione gratis in una libreria a PN ma devo ancora capire se è una bella rivista o una fetecchia. No, perché mi recensiscono Fabio Volo che francamente... Solo che non trovo mai il tempo per leggerla un po' in tranquillità, devo valutare un romanzo in inglese e continuare la mia traduzione, preparare qualcosa per le ripetizioni che faccio a una bimba, e quindi, che sia una rivista bella o no, alla fine penso che non ha senso abbonarmi se poi non riesco a leggerla lo stesso, no?
... e nella speranza che non mi venga l'influenza (perché ho strane sensazioni febbricole) vi porgo i miei più distinti saluti.

Ciao!

Commenti

Skitch ha detto…
mmmm... fabio volo... ho letto quattro libri (non so quanti ne ha scritti in totale... 6?), e devo dire che i primi tre mi sono piaciuti, ed effettivamente c'e' una certa evoluzione narrativa, e' passato dal monologo al romanzo introspettivo e a quello in prima persona (vabbe', con i suoi limiti)...
il quarto pero' e' stato un capitombolo... stilisticamente ha perso il mordente che aveva nei precedenti, e la storia, che era di ottima intuizione poiche' la trama era di un romanticismo fiabesco ma molto attuale, e' stata presentata come un misto tra un elenco di avvenimenti e un monologo diviso tra le parole di due personaggi...
credo di aver comprato il quinto, ma lo devo ancora affrontare... speriamo bene!

Post popolari in questo blog

Tenacia

Solo io e le papere, ieri pomeriggio, imperterrite sotto la pioggia ai laghetti. Tenace è un aggettivo che mi piacerebbe mi venisse attribuito, non so quanto appaia all'esterno, anche se penso di sembrare meno tenace di quanto sia in realtà, o di quanto sia capace d'essere. Tenace sarà la mia parola di quest'anno, come aspirazione quanto meno, perché se non riesci ad attraversare tutto sempre con leggerezza, che è ciò che mi piacerebbe fare ma forse non è il momento giusto, allora è al tener duro che voglio aspirare. Forse mi prendo una pausa dal blog, che non importa a nessuno, ma devo dirlo a me stessa perché è sempre stato un bel rifugio ma ora non lo sento più così. Mi ci sento legata ma in questo momento il legame ha anche un sapore negativo, che non sto a spiegare, e credo di avere bisogno di liberarmene per un po'. Non un addio, solo un "non lo so". Ciao

Ancora

A volte ho la sensazione di non essere reale. Forse è colpa del fatto che lavoro tante ore da sola, forse ho questa abitudine di guardarmi da fuori, forse è perché ultimamente la confusione nella testa regna sovrana. Mi sento irreale, eppure so che le mie azioni hanno delle ripercussioni sulla realtà quindi dovrei rendermi conto che è una sensazione stupida. Cerco di fare cose concrete, regolari, misurate perché i ritmi e le cose cadenzate mi danno sicurezza. Provo a evitare le distrazioni ma non ne sono tanto capace. Finisco per inventarmi mondi immaginari e perdo l'àncora. È un bene o un male, perdere l'àncora? Non lo so proprio. A volte tutto sembra così insignificante se si pensa alla fine che faremo tutti, che mi chiedo a che pro reggersi sempre al parapetto, anche quando il mare si fa burrascoso? Però sì, rivorrei la calma. Rivorrei il silenzio. Rivorrei la sicurezza, o almeno la convinzione, di aver fatto bene. Rivorrei la sensazione di felicità scontata che scontata non

Sì, anche quest'anno arriva la storia di Babbo Natale

Tant'è che anche questo 2023 se ne sta andando e io arrivo alla fine di questo anno con una sensazione di piacevole sorpresa per ciò che è rimasto e non è andato via nonostante tutto, di meno piacevole rassegnazione per ciò che invece sembra via via sfuggire fra le dita, e di un grande punto di domanda su ciò che mi riserverà il 2024. Ma diciamolo piano, perché le annate pari ci hanno dato gatte da pelare (vedi il 2020, anno bisestile come il prossimo) quindi consiglio una bella ravanata alle parti basse per gli uomini e qualunque sia l'equivalente femminile di un gesto scaramantico per le donne (merda, neanche questo abbiamo, poi dice che il patriarcato non esiste). Qualcuno narra (io, viste le interazioni qui dentro) che ormai la tradizione del nostro Babbo Natale in trouble non possiamo proprio evitarla e pare vada riproposta ogni anno come Una poltrona per due , Trappola di cristallo e Mamma ho perso l'aereo , ma non prima di aver mandato un affettuoso saluto ultraterr