Passa ai contenuti principali

Elenco di cose belle

- Comprare l'Internazionale, e vedere che ci ha scritto Noam Chomsky (non questa settimana purtroppo).
- Entusiasmarsi per avere il cd giusto, anche se è mattina e stai solo andando al lavoro.
- Entusiasmarsi del proprio lavoro (non al momento, ma spero ricapiti presto).
- Sapere che secondo uno studio scientifico la maggior parte della gente ritiene, a torto, di essere superiore alla media, quindi se lo ritieni anche tu probabilmente dopo aver letto l'articolo continuerai a sentirti superiore alla media (sapendo però che nel tuo caso è vero :) ).
- Fare ragionamenti contorti, capirli perfettamente ma non riuscire a spiegarli (probabilmente il motivo è il punto precedente :) ).
- Sapere di non avere bisogno di una emoticon per esprimere un sorriso scrivendo. E sapere che nessuna emoticon ti potrà rivelare se ne hai strappato uno a un lettore sconosciuto/non visibile. Però crederci.
- Rileggere, e poi ridere, soprattutto di se stessi.
- Rileggere, e rimanere seri, di fronte a se stessi.
- Smettere di rileggere, perché il tuo blog dovrebbero leggerlo gli altri.
- Guardare le coste dei libri e leggere il titolo senza inclinare la testa.
- Inclinare la testa nello sforzo di leggere cose dritte ma intricate nel senso.
- Inclinare la testa e sentirsi un po' attori.
- Pensare che i particolari che ti rendono la vita quotidiana così quotidiana sono molti più di quanto non potresti pensare a prima vista.
- Lasciare vagare la mente e sollevare i piedi da terra, perché a essere troppo piantati si finisce per mettere radici e non muoversi più.

Commenti

bob ha detto…
il cd giusto la mattina puo' determinare l'esito dell'intera settimana lavorativa. non sottovalutarlo.

Post popolari in questo blog

Il mondo muto di Hector Mann

Insomma, Paul Auster. Il libro delle illusioni . David Zimmer è un professore universitario che d'improvviso perde tutto ciò che ama, in un modo che naturalmente sottolinea attraverso una serie di coincidenze: se non avessi, se l'insegnante di mio figlio non avesse, se... Ma è andata come è andata. Si rinchiude nel suo dolore e nelle bottiglie di whiskey quando, un giorno, guardando a caso una scena di un film muto, ride. Allora non tutto è perduto!, pensa. Sono ancora vivo. E così cerca di scoprire qualcosa su questo attore, Hector Mann, che è riuscito a farlo ridere in un momento tanto disperato. E scopre cose molto interessanti. Tipo che dopo il 1929 è sparito e di lui non si sa nulla. Sicuro come l'oro, ormai è morto. Decide di vedere tutti i suoi film, ma per farlo è costretto a viaggiare. E il fatto di dover anche prendere l'aereo non è cosa da poco, per lui. È interessante anche il suo incontro e dialogo con il dottor Singh, per farsi prescrivere de...

Tenacia

Solo io e le papere, ieri pomeriggio, imperterrite sotto la pioggia ai laghetti. Tenace è un aggettivo che mi piacerebbe mi venisse attribuito, non so quanto appaia all'esterno, anche se penso di sembrare meno tenace di quanto sia in realtà, o di quanto sia capace d'essere. Tenace sarà la mia parola di quest'anno, come aspirazione quanto meno, perché se non riesci ad attraversare tutto sempre con leggerezza, che è ciò che mi piacerebbe fare ma forse non è il momento giusto, allora è al tener duro che voglio aspirare. Forse mi prendo una pausa dal blog, che non importa a nessuno, ma devo dirlo a me stessa perché è sempre stato un bel rifugio ma ora non lo sento più così. Mi ci sento legata ma in questo momento il legame ha anche un sapore negativo, che non sto a spiegare, e credo di avere bisogno di liberarmene per un po'. Non un addio, solo un "non lo so". Ciao

Tuffi

Cercando un'informazione di cui avevo bisogno fra i messaggi WhatsApp con mio marito, ho trovato conversazioni risalenti a una delle tante vita di prima, più precisamente quella in cui nostra figlia era molto piccola e io lavoravo solo il pomeriggio. Trascorrevamo le mattinate insieme, inforcavo la bici e la portavo al parco, tornavamo a casa e faceva un riposino mentre preparavo il pranzo, insomma, tutte quelle cose che mi sembrano lontane anni luce, ormai. È stato un momento molto tenero, con svariati piccoli tuffi al cuore al comparire di una foto di lei addormentata sul divano mentre guardava George la scimmia o di quando ancora mangiava il pesce senza lamentarsi. Durante le vacanze, un giorno eravamo in acqua a San Vito lo Capo e Ale le stava facendo fare i tuffi in acqua, a proposito di tuffi, e a un certo punto ha detto: "Godiamocela finché è ancora così, perché durerà ancora poco". Altro tuffo al cuore. Uccisa. Vacanza rovinata. Grazie tante. No, scherzo, però ci ...