Sembra un titolo tipo quella trasmissione terribile con Di Pietro (non quel Di Pietro) che si intitola "occhio alla spesa", ma non è così.
Stamattina sono andata in coop a prendere il pane e degli yogurt.
Arrivo al banco frigo godendomi il fresco (veramente a Casarsa si potrebbe parlare di gelo visto che esagerano un po' con il condizionatore, ma sorvoliamo), preparandomi mentalmente alla scelta dei gusti.
Scelta dei gusti?
Esistono all'incirca 432.755,3 tipi di yogurt!!! Entro nel panico... prima passo in rassegna i prezzi, scartando quelli che costano di più solo perché si chiamano Müller o Yomo. E fin qui tutto ok.
Mi restano gli yogurt della coop, quelli senza marca con disegnato l'euro su sfondo giallo che vuol dire che sono quelli che costano meno, e poco altro. Incuriosita dal perché uno costi quasi 2 euro mentre altri arrivano sì e no a 80 centesimi e la differenza non è data dalla marca, leggo meglio sulle confezioni, non vorrei mai spendere poco e accorgermi quando arrivo a casa di aver preso lo yogurt senza grassi-senza aromi-senza latte-senza gusto-senza yogurt. Al tofu.
Allora noto che c'è una scrittina in parte al disegnino della frutta: varie scrittine, perché c'è lo yogurt magro, quello biologico, quello con i fermenti lattici vivi, con il bifidus lactis immunitas (io questo bifidus me lo immagino come una specie di vermetto con la lingua biforcuta e il ghigno insolente, non so voi, tipo sono vivo e ti farò venire un mal di pancia fotonico, passerai talmente tante ore seduto sul water che rimpiangerai la stitichezza, ah ah ah --> la risata è beffarda, ovviamente); poi c'è lo yogurt naturale inodore e insapore, quello magro ma irrobustito dopo ore di palestra, quello obeso, quello anoressico e quello bulimico, quello depresso, quello con problemi di autostima ma sta cercando di venirne fuori, quello che ha rubato il parcheggio agli yogurt magri che sono troppo deboli per reagire, quello straniero che ruba il lavoro agli yogurt italiani (!), quello che prende la Marcuzzi che non ho capito bene se fa andare di corpo o se ti fa venire due tette così (la pubblicità può essere ingannevole in molti modi sottili).
Volevo uno yogurt normale alla frutta. No, non lo voglio alla papaya, al frutto della passione, al germe di grano, nemmeno al gusto di benzina, o di liquirizia (mmm dev'essere buono alla liquirizia, chissà se esiste).
Yogurt alla marlboro light, interessa? Spegne la voglia di fumare.
Tipo alla banana non ci sarebbe?
Il banco frigo si fa una risata, indicandomi il reparto di yogurt mediocri, fuori moda e senza un briciolo di fantasia. Che non per questo costano poi tanto meno.
Sono tornata a casa con una confezione da due di yogurt alla banana. L'altra è agli agrumi, che è quasi normale come gusto, anche se non è fragola, pesca o albicocca, ma AGLI AGRUMI... è che quella cavolo di confezione arancione mi ha fatto voglia...
Siamo vittime delle confezioni ammiccanti, anche al supermercato.
Stamattina sono andata in coop a prendere il pane e degli yogurt.
Arrivo al banco frigo godendomi il fresco (veramente a Casarsa si potrebbe parlare di gelo visto che esagerano un po' con il condizionatore, ma sorvoliamo), preparandomi mentalmente alla scelta dei gusti.
Scelta dei gusti?
Esistono all'incirca 432.755,3 tipi di yogurt!!! Entro nel panico... prima passo in rassegna i prezzi, scartando quelli che costano di più solo perché si chiamano Müller o Yomo. E fin qui tutto ok.
Mi restano gli yogurt della coop, quelli senza marca con disegnato l'euro su sfondo giallo che vuol dire che sono quelli che costano meno, e poco altro. Incuriosita dal perché uno costi quasi 2 euro mentre altri arrivano sì e no a 80 centesimi e la differenza non è data dalla marca, leggo meglio sulle confezioni, non vorrei mai spendere poco e accorgermi quando arrivo a casa di aver preso lo yogurt senza grassi-senza aromi-senza latte-senza gusto-senza yogurt. Al tofu.
Allora noto che c'è una scrittina in parte al disegnino della frutta: varie scrittine, perché c'è lo yogurt magro, quello biologico, quello con i fermenti lattici vivi, con il bifidus lactis immunitas (io questo bifidus me lo immagino come una specie di vermetto con la lingua biforcuta e il ghigno insolente, non so voi, tipo sono vivo e ti farò venire un mal di pancia fotonico, passerai talmente tante ore seduto sul water che rimpiangerai la stitichezza, ah ah ah --> la risata è beffarda, ovviamente); poi c'è lo yogurt naturale inodore e insapore, quello magro ma irrobustito dopo ore di palestra, quello obeso, quello anoressico e quello bulimico, quello depresso, quello con problemi di autostima ma sta cercando di venirne fuori, quello che ha rubato il parcheggio agli yogurt magri che sono troppo deboli per reagire, quello straniero che ruba il lavoro agli yogurt italiani (!), quello che prende la Marcuzzi che non ho capito bene se fa andare di corpo o se ti fa venire due tette così (la pubblicità può essere ingannevole in molti modi sottili).
Volevo uno yogurt normale alla frutta. No, non lo voglio alla papaya, al frutto della passione, al germe di grano, nemmeno al gusto di benzina, o di liquirizia (mmm dev'essere buono alla liquirizia, chissà se esiste).
Yogurt alla marlboro light, interessa? Spegne la voglia di fumare.
Tipo alla banana non ci sarebbe?
Il banco frigo si fa una risata, indicandomi il reparto di yogurt mediocri, fuori moda e senza un briciolo di fantasia. Che non per questo costano poi tanto meno.
Sono tornata a casa con una confezione da due di yogurt alla banana. L'altra è agli agrumi, che è quasi normale come gusto, anche se non è fragola, pesca o albicocca, ma AGLI AGRUMI... è che quella cavolo di confezione arancione mi ha fatto voglia...
Siamo vittime delle confezioni ammiccanti, anche al supermercato.
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